I Trail Blazers vincono nonostante lo scandalo Billups, 3-1 il bilancio dopo l’arresto

I Portland Trail Blazers stanno vivendo una settimana surreale, ma il calendario NBA non concede pause. Dopo l’arresto del coach Chauncey Billups, coinvolto in un’indagine federale su giochi d’azzardo truccati e presunti legami mafiosi, la squadra ha reagito con sorprendente compattezza. Tiago Splitter è stato nominato allenatore ad interim e, senza esitazioni, ha guidato i suoi a tre vittorie nelle ultime quattro partite. In quella della notte italiana del mercoledì, i Blazers si sono imposti a Utah (134-136), rimontando da 122-100 nell'ultimo quarto per spingere Jrue Holiday (27 punti con 10/16 al tiro, 8 assist, 5 rimbalzi) ad essere decisivo negli ultimi secondi. Cinque giocatori di Portland hanno chiuso sopra i 17 punti per resistere ai 61 punti combinati del duo Lauri Markkanen e Keyonte George

La partita contro Utah ha mostrato una Portland determinata e organizzata, capace di dominare per tre quarti e resistere al tentativo di rimonta finale dei Jazz. “Hanno giocato più duramente di noi,” ha ammesso il coach di Utah Will Hardy, sottolineando le 22 palle perse, di cui 14 vaganti. Walker Kessler ha elogiato i Blazers: “Squadra talentuosa, giocano nel modo giusto. Il nuovo coach sta facendo un ottimo lavoro.” Due delle tre vittorie sono arrivate contro avversari di alto livello come Warriors e Clippers.

Nonostante la pressione mediatica e i cori “F-B-I” ricevuti dai tifosi avversari a Los Angeles, i Blazers hanno mantenuto la calma e continuato a vincere. La squadra ha saputo integrare veterani esperti attorno a un nucleo giovane e brillante, dimostrando maturità e resilienza. Il successo contro Utah, costruito su intensità e controllo del ritmo, conferma che Portland è pronta a sorprendere, anche in mezzo alla tempesta. La vicenda giudiziaria che coinvolge Billups potrebbe avere ripercussioni a lungo termine, ma per ora i Blazers sembrano aver trovato una nuova identità.