Peppe Poeta e l'Olimpia: «Mauro Ferrari il primo a dirmi che non potevo rinunciare»

Peppe Poeta e l'Olimpia: «Mauro Ferrari il primo a dirmi che non potevo rinunciare»
© foto di Olimpia Milano

A BresciaOggi, Peppe Poeta torna sulla scelta di tornare a Milano in estate dopo appena una anno con la Germani. "Il motivo per cui non sono rimasto credo che sia chiaro a tutti e l'ho fatto davvero con il magone nello stomaco. Era un treno troppo importante. La cosa che più mi ha rincuorato è che Mauro Ferrari, persona per me speciale, è stato il primo a dirmi che non potevo rinunciare", dice Poeta. "Non smetterò mai di ringraziare e di essere grato a Mauro Ferrari, ai fantastici tifosi di Brescia, allo staff e non per ultimo alla squadra per avermi permesso di allenarla. Non diamo nulla per scontato di quello che si è fatto".

La Brescia di Cotelli"Parliamo di una squadra collaudata: credo che possa ripetere una grande stagione. Matteo Cotelli ha le carte in regola per fare quanto di meglio si possa immaginare. L'exploit dell'anno scorso?!L'unità di intenti da parte di ogni componente. Penso ai tifosi: i bresciani si identificano con la squadra che gioca con il cuore e noi l'abbiamo fatto tutto l'anno. Per questo si è creata quella chimica speciale che ha coinvolto città, squadra e club".