Olimpia Milano: inizia l'Europeo di Marko Guduric e Pippo Ricci

Quella che comincia oggi (coinvolte quattro città europee: Limassol, Tampere, Katowice e Riga) è l’edizione numero 43 dei campionati europei, che adesso si disputano con cadenza quadriennale. Partecipano 24 formazioni, con un livello medio molto alto, tipico di questa competizione in cui non ci sono gare scontate in partenza e tutte le big europee sono di scena. Dai quattro gironi di sei squadre iniziali usciranno le 16 nazionali che accederanno alla fase ad eliminazione diretta, con tabellone di tipo tennistico, fino all’assegnazione della medaglia d’oro e del titolo continentale. La formula non prevede incontri di classificazione ad eccezione della finale per la medaglia di bronzo tra le sconfitte delle semifinali. Riga ospiterà tutta la fase finale.
LE FAVORITE – La Serbia alle Olimpiadi ha chiuso alle spalle della Francia, ma in semifinale ha sfiorato l’impresa contro gli Stati Uniti, una gara condotta per 37 minuti. Un anno prima, in Coppa del Mondo, era arrivata seconda. Normale sia da considerare la favorita potendo schierare il tre volte MVP della NBA, Nikola Jokic (Denver), oltre a Bogdan Bogdanovic (Clippers), Nikola Jovic (Miami) e Vasa Micic, appena tornato in EuroLeague, all’Hapoel Tel Aviv, dopo una parentesi biennale nella NBA. La Serbia ha un roster composto solo da giocatori NBA o di EuroLeague. Tra questi, la nuova guardia dell’Olimpia, Marko Guduric che era sia nella squadra argento mondiale che in quella di bronzo alle Olimpiadi.
La Francia è reduce dall’argento olimpico e in quell’occasione ha chiuso il torneo come prima squadra europea. Ha cambiato allenatore (da Vincent Collet a Frederic Fauthoux) ma soprattutto dovrà fare a meno di Victor Wembanyama (e anche Rudy Gobert, Mathias Lessort e Vincent Poirier, oltre a Evan Fournier e Nando De Colo). Tuttavia, sono stati convocati gli emergenti Zaccharie Risacher (Atlanta) e Alexandre Sarr (Washington). Con loro due, Bilal Coulibaly (Washington) e Guerschon Yabusele (New York), la Francia schiera comunque quattro giocatori NBA e otto giocatori di EuroLeague.
La Germania – che è campione del mondo in carica – ripropone una squadra esperta, con giocatori di EuroLeague e qualche star NBA come Dennis Schroder (MVP ai Mondiali; adesso a Sacramento) e Franz Wagner (Orlando Magic) più il giovane Tristan Da Silva. Mancherà Mo Wagner, ma per il resto ha solo giocatori di EuroLeague più Johannes Thiemann che da due anni gioca in Giappone.
La quarta big è la Grecia che conta sul mestiere di Kostas Sloukas e Kostas Papanikolau ma soprattutto può esibire un altro MVP della NBA, Giannis Antetokounmpo (Milwaukee) che non è mai riuscito a portare gli ellenici sul podio, ma è stato devastante nella fase di avvicinamento alla competizione.
LE ALTRE BIG – La Spagna è andata sul podio in dieci delle ultime undici edizioni degli Europei, ha vinto l’oro in quattro delle ultime sei edizioni incluso il 2022. Però sta vivendo un ricambio generazionale significativo: ha un solo giocatore NBA, Santi Aldama (Memphis), e un buon nucleo di veterani di EuroLeague come i due Hernangomez, Dario Brizuela e Josep Puerto, oltre a tanti giovani promettenti. La Slovenia ha vinto il titolo europeo nel 2017. Allora, aveva Goran Dragic in squadra, ma questa volta può ancora schierare Luka Doncic, la grande stella dei Los Angeles Lakers. Anche la Turchia è costruita attorno ad una grande star NBA, Alperen Sengun, il centro dei Houston Rockets. Con lui ci sono anche Shane Larkin, Cedi Osman, Omer Yurtseven, tutti giocatori con significative carriere sia nella NBA che in EuroLeague alle spalle. La Lettonia ha il vantaggio del fattore campo e in tempi recenti ha sempre fatto molto bene. Inoltre, questa volta potrà schierare Kristaps Porzingis, l’ala degli Atlanta Hawks, assieme ad un folto gruppo di giocatori di EuroLeague, tra cui Davis Bertans, Rolands Smits e Arturs Zagars. La Lituania non avrà Domantas Sabonis, che avrebbe ingigantito le sue chance, ma ha sempre equilibrio, giocatori di EuroLeague (Tadas Sedekerskis, Rokas Jokubaitis, Deividas Sirvydis, Laurynas Birutis) e la presenza massiccia di Jonas Valanciunas (Denver) in mezzo all’area.
L’ITALIA – Collocata nel Girone C con Grecia (la prima avversaria), Spagna, Bosnia, Georgia e Cipro, la formazione guidata da Gianmarco Pozzecco conta su un giocatore NBA (Simone Fontecchio, Miami), ma tanti elementi di EuroLeague, tra cui Pippo Ricci, pedina chiave della squadra, alla seconda partecipazione a un Europeo ma con presenze anche ad un Mondiale e un’edizione dei Giochi Olimpici. L’Italia avrà anche Danilo Gallinari, reduce dalla vittoria nella lega portoricana e da una lunga carriera NBA. Non ci sarà invece Stefano Tonut, guardia titolare ormai da anni che è stato fermato da un infortunio muscolare durante la fase di preparazione e ha dovuto arrendersi. Nella fase ad eliminazione diretta, l’Italia incontrerebbe una squadra del Girone D del quale fanno parte Francia, Slovenia, Israele, Belgio e Islanda. Impossibile “marcare” l’abbinamento successivo, ma sarebbe importante per gli azzurri finire in alto e sfuggire almeno alla Francia. Dopo la Grecia, l’Italia affronterà la pericolosa Georgia (Toko Shengelia, Goga Bitadze e Sandro Mamukelashvili sono i punti di riferimento, ma è stato convocato anche Kamar Baldwin, appena passato da Baskonia al Bayern Monaco), poi la Bosnia con il centro Jusuf Nurkic (Charlotte) e anche il trapanese Amar Alibegovic. Infine, ci sarà la Spagna e il girone si chiuderà contro Cipro.
MARKO GUDURIC – Mentre Pippo Ricci giocherà a Limassol con l’Italia a partire da domani, già oggi Marko Guduric sarà in campo con la Serbia a Riga, primo avversario l’Estonia. Le altre partite chiave della prima fase sulla carta per lui saranno quella del 30 agosto contro la Lettonia e infine l’ultima, il 3 settembre, contro la Turchia. Poi incrocerà il Girone B con Germania, Lituania, Finlandia, Svezia e Gran Bretagna.
ALTRE STAR – Israele, che l’Italia potrebbe affrontare nella fase cruciale della competizione, conta su Deni Avdija, ala dei Portland Trail Blazers. Dall’altra parte del tabellone da tenere d’occhio Lauri Markkanen della Finlandia, 19.0 punti a partita per Utah nell’ultima stagione NBA, leader di una squadra che avrà il supporto del fattore campo nella prima fase; Nikola Vucevic (18.5 punti e 10.1 rimbalzi a partita per Chicago), che guiderà la nazionale montenegrina; e il portoghese Neemias Queta dei Boston Celtics.