Olimpia, Messina: «I passi in avanti si vedono. Una vittoria di squadra»

30.10.2025 23:13 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Olimpia, Messina: «I passi in avanti si vedono. Una vittoria di squadra»
© foto di Savino Paolella

Dalla sala stampa dell'Unipol Forum, coach Ettore Messina ha commentato la vittoria dell'Olimpia Milano contro il Paris Basketball. "Ovviamente è una vittoria molto importante, contro una delle squadre che gioca in modo più veloce nella EuroLeague. Un primo tempo eccellente, nel secondo c'è stato un momento tra il terzo e il quarto quarto di stanchezza, unico momento in cui non abbiamo avuto la disciplina nel fare quello che dovevamo per batterli. Ma abbiamo giocato una bella partita difensiva, e nei momenti cruciali quando si sono avvicinati siamo stati bravi a dare la palla ai giocatori che avevano bisogno di avere la palla, e hanno fatto giocate importanti. Ma è stata una vittoria di squadra. Speriamo di continuare a costruire su questo".

Un'Olimpia migliore anche a difesa schierata e un Armoni Brooks ormai sbocciato
"Sul fatto di migliorare l'esecuzione sulla metà campo, credo che le guardie stiano spingendo un po' di più la palla, la stiamo muovendo un po' più facilmente da un lato all'altro. Si era visto credo anche a Kaunas, contro Venezia in casa. Non riusciamo a farlo ancora per 40 minuti, ma i passi avanti si vedono, i giocatori si continuano a conoscere sempre di più. Armoni Brooks è un bell'esempio rispetto al giocatore difensivamente leggero dell'anno passato, quest'anno sta giocando con personalità in attacco, senza paura di prendersi tiri e giocare 1vs1, mentre l'anno scorso la prima parte si è limitato a fare il tiratore. Invece è capace anche di attaccare il ferro. Difensivamente ogni tanto gli scappa ancora qualcosa, ma credo che sia diventato un giocatore molto più concreto. Il grande passo fatto per la squadra è prendere rimbalzi, è un eccellente rimbalzista. Anche stasera ha fatto dei canestri puntuali, è uno sbocco per l'attacco, per i nostri esterni, quando penetrano o fanno girare la palla. A questi livelli tutti cercano di far arrivare la palla negli angoli, il tiro da tre con maggiori percentuali. Anche noi non ci discostiamo da questo. In questo il lavoro fatto, anche abbastanza oscuro, di Dunston e Booker, di rollare, permettono di chiudere la difesa e muovendo la palla velocemente puoi attaccare i close out, oppure tirare da tre: è la direzione in cui cercando di andare".

Francesco Tabellini
"Lui ha iniziato alla Virtus aiutando Consolini, fa un po' parte della famiglia. Con Consolini abbiamo lavorato tanti anni insieme. L'ho conosciuto meglio in estate, insieme a Cancellieri abbiamo fatto il clinic della Federazione a Bologna. Intanto è un'ottima persona, uno che non se la tira, molto preciso in quello che fa con la squadra. Sia l'anno scorso che quest'anno. Il fatto che Parigi lo abbia scelto dopo Iisalo e Splitter, è già una piccola incoronazione. Ha davanti una bellissima carriera, glielo auguro".

Mannion e Guduric
"Credo che sia una questione di condizione, soprattutto per Guduric. Come tutti quelli che giocano in Nazionale, fino a dicembre, Natale, fanno fatica. Lo abbiamo visto in passato con Datome, Melli. Ricci mi sta stupendo, sta facendo grandi cose: 10 rimbalzi in una partita di questo livello sono un numero importantissimo, ci ha aiutato molto. Per i nostri piccoli è più facile giocare ora, se vogliamo andare più veloce, con Bolmaro, Shields... Mentre Guduric non è ancora brillante. Un buon primo tempo, nel secondo non ne aveva tanto più. Ha fatto un paio di cose importanti, anche in difesa. Ma è una questione di ritrovarsi e di marcature, se soffriamo difensivamente, questo si trasferisce anche all'attacco. Lì ci aiuterà il recuperare Nebo e il suo atletismo, dà profondità all'attacco. Tutti beneficeranno di questi tagli, anche perché sono giocatori che sanno passare palla molto bene come Guduric e Mannion".

Lorenzo Brown
"Lorenzo [Brown] sa fare andare la palla. Credo che abbiamo capacità e competenza per capire che ci sono momenti in cui farla andare è meglio che palleggiare. Non ho dubbi su questo. Vedremo quando torna: mi sono quasi dimenticato che faccia abbia, se devo essere sincero. Sono tre settimane che non lo vediamo, vedremo nelle prossime settimane quando ricomincerà ad allenarci con noi. Però sì, stiamo cercando di giocare più veloce, siamo in campo aperto che sulla metà di campo".

L'importanza di Devin Booker
"Senza LeDay, Nebo e Brown, potevamo affondare tutte le volte. Invece abbiamo sempre giocato dappertutto. E una delle ragioni è stato il rendimento di Booker, salito molto dalla Supercoppa in poi. Una presenza di rimbalzi, difesa, di fare la cosa giusta, il tiro, il passaggio. Ora bisognerà ricalibrargli i minuti, siamo solo a fine ottobre. Non dobbiamo giocarcelo".