Il ritmo offensivo degli Orlando Magic in difficoltà, Mosley chiede orgoglio e difesa

30.10.2025 16:40 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Il ritmo offensivo degli Orlando Magic in difficoltà, Mosley chiede orgoglio e difesa

Con l’arrivo di Desmond Bane, le aspettative attorno agli Orlando Magic erano alte: l’obiettivo dichiarato è il Top 4 nella Eastern Conference. Tuttavia, dopo cinque partite, la squadra ha raccolto una sola vittoria — quella all’esordio contro Miami — seguita da quattro sconfitte consecutive contro Hawks, Bulls, Sixers e Pistons. Più dei risultati, preoccupa l’approccio tattico: sotto la guida di Jamahl Mosley, il Magic aveva costruito un’identità difensiva solida e un ritmo di gioco controllato, risultando la seconda miglior difesa NBA nella scorsa stagione.

Quest’anno, invece, Orlando ha scelto di accelerare il ritmo offensivo, ma il cambio di stile ha compromesso la tenuta difensiva: dopo la sconfitta con Detroit, il Magic è scivolato al 23° posto per efficienza difensiva. Paolo Banchero ha sottolineato la necessità di giocare con maggiore intelligenza: “La velocità senza direzione non porta risultati. Dobbiamo capire il perché di ogni azione”. La frustrazione è evidente anche tra i leader come Franz Wagner, con azioni confuse e palle perse che hanno favorito gli avversari. Mosley, però, non attribuisce la colpa al ritmo, ma alla mancanza di disciplina: “Abbiamo concesso troppo, 135 punti sono inaccettabili. Serve più orgoglio in difesa”.

Contro Cade Cunningham e i Pistons, il coach ha respinto l’alibi del ritmo lento: “Il problema non è la velocità, ma la nostra posizione e la volontà di difendere”. I numeri parlano chiaro: 64 punti subiti nel pitturato e 17 palle perse trasformate in 26 punti in contropiede. Ora il Magic prosegue il suo road trip con le trasferte a Charlotte, Washington e Atlanta — quest’ultima senza Trae Young — un’occasione preziosa per ritrovare compattezza difensiva e fiducia nel gruppo.