Suns, rimonta folle: da -8 in 69” al 114-113 sui Wolves con il colpo di Gillespie

Suns, rimonta folle: da -8 in 69” al 114-113 sui Wolves con il colpo di Gillespie
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Erano disperatamente sotto 113-105 con 69 secondi da giocare, affondati da 27 palle perse e da un Devin Booker irriconoscibile (4/18 al tiro, 9 perse, espulso nel quarto periodo). Invece di perdersi, i Suns confezionano uno degli 8-0 finali più clamorosi dell’anno per ribaltare i Wolves 114-113. L’inerzia cambia con i protagonisti inattesi dalla panchina: Jordan Goodwin e Collin Gillespie capovolgono il finale con energia e tempismo perfetto. Quando Minnesota sembra al sicuro, Phoenix si riavvicina con la tap-in di Royce O’Neale. Sulla rimessa, Gillespie ruba il pallone e serve il 3 punti di Goodwin per il 113-110. Seguono due recuperi dei Suns, poi Anthony Edwards, autore di 41 punti, sbaglia due liberi pesantissimi. Timeout Phoenix, e a 6 secondi dal termine Gillespie firma il canestro della vittoria. L’ultimo tentativo da tre di Julius Randle non trova il fondo della retina.

Prima della “remontada”, Phoenix aveva impostato la partita con aggressività: difesa, intercetti e transizione, con Ryan Dunn e O’Neale a segno da lontano. Dopo il 32-24 del primo quarto (12 punti in contropiede contro zero dei Wolves), il secondo periodo amplifica il margine fino a +17 grazie all’impatto del banco: Ighodaro ovunque dietro, Gillespie e O’Neale puniscono gli errori. Il rientro dei titolari però spezza il ritmo: Booker accumula perse, Edwards si accende, e all’intervallo è 62-49 Suns. La ripresa vira: terzo quarto da incubo per Phoenix, con il 20-6 di Minnesota che vale il sorpasso (69-68) e un Edwards inarrestabile già a 35 punti. Booker affonda tra le palle perse (è il leader negativo della classifica nella Lega con 4,1), soltanto Goodwin regge l’urto: 82-81 Wolves. Nel quarto periodo Edwards e Rudy Gobert allungano fino al +9 (97-88) dopo la nona persa di Booker; poi O’Neale da tre e un fadeaway di Booker riaprono a -1 (100-99). Tecnico e sesta fallo di Booker, tripla di DiVincenzo per il +5 (107-102)… e da lì, il finale assurdo che consegna a Phoenix una vittoria di carattere, nonostante tutti i segnali contrari.