NBA - Pau Gasol: "Vorrei continuare a giocare, ma con questa pandemia tutto è secondario"

NBA - Pau Gasol: "Vorrei continuare a giocare, ma con questa pandemia tutto è secondario"

Un anno difficile per Pau Gasol, fermo a 39 anni da un infortunio al piede sinistro che lo accompagna da quasi un anno, dalla morte dell'amico Kobe Bryant e, adesso, sconvolto come tutti dall'epidemia di Covid-19.

In una intervista a El Pais, il centro due volte campione NBA (2009, 2010) racconta del duro lavoro di riabilitazione del piede negli Stati Uniti tanto da poter sperare di poter tornare in campo. Manca ancora qualche mese ma i problemi dovuti all'epidemia del Coronavirus sommati al fatto che il 6 giugno compirà 40 anni lo stanno facendo pensare che il ritiro dall'attività agonistica sarà la prossima tappa.

In che modo ti colpisce la perdita di Kobe?

R. All'epoca fu uno shock enorme, un dolore e una perdita quasi impossibili da esprimere a parole. È qualcosa che richiederà tempo per continuare ad assimilarsi e superare gradualmente. Ero molto entusiasta di vedere la reazione del mondo, oltre lo sport, di vedere come ha influenzato e influenzato così tante persone. Ci ha lasciato un'enorme eredità di valori, di filosofia, di etica del lavoro, di come diventare la migliore versione di noi stessi. È qualcosa che porto nel profondo e sono stato in grado di vivere in un modo molto speciale e molto vicino grazie agli anni e ai momenti che ho condiviso con lui. È qualcosa che terrò a mente per il resto della mia vita e cercherò di vedere riflesso in tutto ciò che faccio.