Antetokounmpo non c'è, i Warriors sono distratti, Rollins e i Bucks sorprendono

Antetokounmpo non c'è, i Warriors sono distratti, Rollins e i Bucks sorprendono
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I Milwaukee Bucks sorprendono i Golden State Warriors con una vittoria convincente per 117-106, nonostante l’assenza di Giannis Antetokounmpo. A brillare è Ryan Rollins, autore di una prestazione stellare contro la sua ex squadra. I Warriors partono forte grazie a Jonathan Kuminga (24 punti, 8 rimbalzi, 4 assist), ma i Bucks rispondono subito con una difesa solida e le fiammate offensive di Rollins, Myles Turner (17 punti, 7 rimbalzi) e Cole Anthony (16 punti), chiudendo il primo quarto avanti 34-25. Golden State fatica a contenere l’energia dei padroni di casa, che sfruttano ogni occasione per allungare.

Nel secondo quarto, Brandin Podziemski prova a riaccendere i Dubs, ma Bobby Portis segna otto punti consecutivi portando il vantaggio sopra le dieci lunghezze (49-37). Il trio Curry (27 punti), Butler (23 punti, 11 rimbalzi) e Kuminga risponde con un parziale di 17-5 che riporta il punteggio in parità (54-54). Tuttavia, è Ryan Rollins a chiudere il primo tempo con un lay-up decisivo che manda Milwaukee avanti 60-58. Nella ripresa, Curry sembra prendere ritmo e porta i Warriors a +4 (79-75), ma i Bucks reagiscono con un 12-0 firmato Portis e Anthony, ribaltando nuovamente l’inerzia del match (87-84).

Nel finale, Golden State tenta più volte di rientrare grazie a Buddy Hield e Kuminga, ma Milwaukee non concede nulla. Il duo Rollins–A.J. Green (5/7 da tre) firma un parziale di 11-2 che chiude definitivamente i conti. È la quarta vittoria in cinque partite per i Bucks, che dimostrano solidità anche senza il loro leader. Giannis, tenuto precauzionalmente a riposo per dolori al ginocchio sinistro, può essere orgoglioso del gruppo guidato da Doc Rivers, capace di imporsi contro una squadra di alto livello.

La serata è da incorniciare per Ryan Rollins, che realizza la miglior prestazione della sua carriera: 32 punti con 13/21 al tiro, 5/7 da tre e 8 assist. Draftato dai Warriors nel 2022, Rollins ha avuto poche occasioni prima di essere coinvolto nella trade che ha portato Chris Paul a Golden State. Dopo essere stato tagliato dai Wizards, ha firmato un contratto “two-way” con Milwaukee e ha saputo sfruttare le assenze di Damian Lillard per guadagnarsi il posto da titolare. Ora si candida seriamente al premio di giocatore più migliorato della stagione. I Warriors, invece, dovranno ritrovare concentrazione e intensità, dopo una prestazione opaca e ben 22 palle perse.