Neven Spahija sulla nuova Reyer Venezia, le uscite di Kabengele e Ennis, i nuovi volti

È iniziata ufficialmente la stagione della nuova Umana Reyer Venezia, cambiata profondamente rispetto a quella scorsa. È rimasto il coach: Neven Spahija è riuscito a ottenere la conferma dopo aver sfiorato il colpo ai quarti di finale dei playoff Lba contro la Virtus Bologna. "Al termine della scorsa stagione ci sono stati dubbi sulla mia permanenza, poi presidente e proprietà mi hanno dato l'occasione di continuare e sono molto orgoglioso di essere l'allenatore della Reyer. L'anno scorso abbiamo vissuto una stagione difficile ma non voglio tornarci sopra, ho solo un messaggio chiaro per i tifosi: si apre una nuova pagina con nuovi desideri e la volontà di fare meglio. Vogliamo divertirci come nella seconda parte di campionato", dice in conferenza stampa il coach orogranata, che poi analizza i nuovi volti della Reyer.
La nuova Reyer Venezia 2025/26 - "Sono stati fatti cambiamenti non solo a livello di nomi ma anche di posizioni in campo. Quest'anno abbiamo puntato su quattro esterni e due interni, questo è il cambio più grande. La nostra filosofia di gioco non muta: velocità, controllo dei rimbalzi, buona difesa. Ma vogliamo maggior incisività nel tiro da tre, palleggio e ball handling. Il sistema di gioco rimarrà lo stesso, ma desideriamo migliorare le percentuali dall'arco che l'anno scorso ci hanno penalizzato, siamo stati fra i peggiori del campionato", dice Spahija. "Cole ed Ennis sono entrambi due point guard ma con uno stile diverso. Sostituire Tyler non è semplice, è andato in Eurolega e, da quando sono alla Reyer, sono quattro i giocatori passati da noi all'Eurolega. Il nostro è un sistema aperto dove i protagonisti crescono e non è facile trattenerli. Cole è un mancino di talento, gli piace controllare il gioco ma sa anche essere duro in difesa e abbina un ottimo tiro da tre. Ha l'esperienza e la maturità per prendere in mano la squadra. Horton? Il ruolo è lo stesso di Kabengele ma le caratteristiche sono diverse. Nella seconda parte di campionato abbiamo utilizzato Kabengele molto di più sul perimetro sfruttandone l'efficacia da tre. Ora sarà diverso perché Horton gioca sotto canestro e in quella situazione offensiva dovremo attuare un cambio di sistema".
Valentine e Bowman. "Valentine porta altezza ma anche il ball handling di una point guard, nel nostro sistema può ricoprire tre posizioni. È un ottimo tiratore, ha esperienza NBA e può crescere ancora. Bowman mi è sempre piaciuto, a Treviso l'ho visto convinto, un leader, ha enorme energia. Possiede un tiro da tre straordinario, gioca bene in difesa, un atleta vero. Valentine e Bowman rappresentano proprio quell'extra che abbiamo deciso di inserire dove ritenevamo di poter dare di più".