Max Menetti: «Virtus, proseguire con Ivanovic la chiave. Edwards? Un colpo straordinario»
Intervistato dal Corriere di Bologna, Max Menetti ha parlato della Virtus Bologna. "Credo che la continuità avuta nel confermare l'allenatore e il suo progetto tecnico sia stata la chiave. Una piccola percentuale, sottolineata anche da Ivanovic, la darei all'effetto PalaDozza che conosco bene anche io avendo vinto lì il primo trofeo nella storia della Pallacanestro Reggiana", ha esordito Menetti. "Mi piace molto la qualità degli esterni, elevata da un giocatore come Edwards, e il merito di Ivanovic è aver dato gerarchie molto precise. Nelle due modalità, con e senza Edwards, non fanno confusione: se c'è lui si gioca in un certo modo per farlo finalizzare, senza di lui vanno di movimento passandosi la palla, cosa che il gruppo ha digerito ed è ben chiara. Edwards? Un colpo straordinario, a mio parere il giocatore che più cambia le partite insieme a Francisco dello Zalgiris. La mossa di optare per una trazione anteriore è vincente e tiene la Virtus agganciata alla zona play-in, l'obiettivo di tutte le squadre di quella fascia".
Allo Zalgiris Kaunas, Menetti ha allenato Alen Smailagic: "È puro in tutte le sue cose, questa è la sua bellezza. Ha un talento incredibile, può farti tre giocate vincenti in un minuto poi deluderti immediatamente con qualcosa di meno consistente. Quando troverà continuità a tutto tondo e raggiungerà la piena maturità, perché è ancora giovane, sarà un giocatore devastante. Bisogna avere la pazienza di tollerare l'errore, in gara 5 di finale dello scorso anno ha avuto una partita molto difficile, poi l'ha dominata negli ultimi due minuti".