Lega A - Olimpia Milano ritira la maglia di Dino Meneghin

Lega A - Olimpia Milano ritira la maglia di Dino Meneghin

“DINO MENEGHIN NIGHT”. Stasera al Mediolanum Forum l'Olimpia Milano ritira la maglia numero #11 di Dino Meneghin durante la partita di EuroLeague con il Maccabi Tel Aviv. "Ritirare la maglia numero 11 di Dino Meneghin non è un premio alla sua carriera, ma un atto dovuto, per tutto quello che rappresenta, oltre che un immenso piacere” ha dichiarato il presidente dell'Olimpia Leo Dell'Orco.

Perché con il Maccabi. “Con loro ho un feeling particolare, che dura da 50 anni. La prima volta che li ho incontrati è stato nel 1966 o 67, a Tel Aviv. Giocavano in questo palazzo, che poi era un’arena all’aperto, con le piastrelle sul pavimento, le panchine un po’ sottoterra, come nel calcio. Da allora li ho incontrati quasi ogni anno, con Varese, Milano, con la Nazionale. Ho sempre apprezzato signorilità, sportività, organizzazione, voglia di fare bene, questo spirito un po’ americano di creare sempre qualcosa di importante.

Per loro io rappresentavo una persona che lottava, che non si arrende e cerca sempre di dare il meglio. Sono orgoglioso dell’amicizia che mi lega a loro ed è proseguita dopo il ritiro. Quando hanno onorato Miky Berkovitz hanno invitato un gruppo di vecchie glorie, tra cui il sottoscritto. Mi lasciarono entrare per ultimo e ricevetti un’ovazione che mi ha commosso, eppure non giocavo da anni. Quella sensazione me la porto nel cuore”.

McAdoo rinunciò all' #11... Bob McAdoo aveva vinto il titolo di MVP nella NBA quando giocava a Buffalo e indossava la maglia numero 11. Non la abbandonò più, per 14 stagioni nella NBA, nemmeno ai Los Angeles Lakers con cui vinse due titoli diventando un sesto uomo eccezionale. Ma quando firmò per Milano nella tarda estate del 1986 scoprì che il numero 11 non era disponibile. “All’inizio non ero contento, non mi piaceva…”, ammette. Poi conobbe meglio il proprietario dell’11. “Non so dire quanto sono orgoglioso che quel numero l’abbia indossato Meneghin. Fare il discorso di presentazione alla Hall of Fame nel 2003 è stato un onore”, dice. Quando un giocatore viene eletto, la tradizione vuole che venga presentato da un altro membro. Meneghin scelse McAdoo. McAdoo raccontò di quanto fosse difficile emergere in Europa.

Orgoglio. “Vedere l’11 sulle spalle di qualche giocatore mi ha sempre fatto piacere, mi ricordava quando giocavo io. Ma vederla ritirare, lo considero un orgoglio, un privilegio riservato a pochi, che mi onora. E’ un privilegio che va a me ma idealmente a tutti quelli che mi hanno accompagnato."

La carriera di SuperDino. Nato ad Alano di Piave, in provincia di Belluno, il 18 gennaio 1950, ma cresciuto a Varese, Dino Meneghin ottenne a 16 anni la prima convocazione in Nazionale. Dopo aver firmato l’epopea varesina (cinque Coppe dei Campioni), nel 1981 venne ceduto all’Olimpia dove ha giocato otto finali consecutive con cinque scudetti, due Coppe dei Campioni, una Coppa Korac, una Coppa Intercontinentale, il Grande Slam del 1987.

Nel 1970, diventò il primo giocatore italiano scelto nei draft NBA, dagli Atlanta Hawks. Con la Nazionale, ha giocato quattro Olimpiadi con l’argento del 1980; ha vinto il titolo europeo 1983 e il bronzo nel 1971 e 1975.

Lasciata l’Olimpia nel 1991, ha giocato tre anni a Trieste e poi ha finito la carriera nel 1994 con un’ultima stagione a Milano. Nel 2003 è stato incluso nella Hall of Fame mondiale di Springfield, nel 2006 nella Hall of Fame italiana e nel 2010 nella Hall of Fame Fiba. Nel 2009 è diventato Presidente della Fip, incarico ricoperto fino al 2012.