LBA - Reggiana, riflessioni di Stefano Landi sul futuro

LBA - Reggiana, riflessioni di Stefano Landi sul futuro

20 anni alla guida della Pallacanestro Reggiana, aveva deciso di chiudere l'esperienza alla fine di questa stagione agonistica. Adesso però è arrivata la pandemia del Coronavirus e Stefano Landi si trova, come tutti, a doversi confrontare con una realtà completamente nuova. Le sue parole al Resto del carlino, a firma Dan.B.

Chiudere. Personalmente sono due settimane che penso sia giusto chiudere qui la stagione. Poi facciamo parte di una Lega con 17 club e e la decisione  dovrà essere collettiva, ma a livello personale mi sento di poter dire che stiamo discutendo per niente.

Rimodularsi. Se fossimo intelligenti approfitteremmo di questo periodo cercando soluzioni per cambiare volto al basket. Tra l'altro ho conosciuto in videoconferenza il nuovo presidente di Lega Gandini e mi ha fatto un'ottima impressione. Ora, però, va messo nelle condizioni di agire. Purtroppo questo è un pollaio con 17 galli e c'è sempre qualcuno che vuole cantare più forte degli altri. Gandini ha idee interessanti, spero possa portarle avanti.

Il futuro prossimo della Reggiana. Sono il primo ad essere dispiaciuto all'idea di dover lasciare in un momento storico delicato come questo. Diciamo che,  al momento, la decisione resta quella. Però vi garantisco anche che sto lavorando per dare un futuro alla società con l'inserimento di nuove persone. Questa crisi sta complicando tutto, ma ci sono contatti e colloqui che continuano. E' vero che quest'anno il bilancio sarà un bagno di sangue, ma ci   penserò io. Credo che, invece, la prossima stagione potrebbe rivelarsi meno pesante, sotto il profilo economico, e questo potrebbe aiutarci un po'. Per di più, come ho già detto, se entrano altri imprenditori, io posso restare insieme a loro e sostenerli.