LBA - Olimpia Milano, Luwawu-Cabarrot "Possiamo ancora fare qualcosa di grande"

LBA - Olimpia Milano, Luwawu-Cabarrot "Possiamo ancora fare qualcosa di grande"
© foto di SAVINO PAOLELLA

Timothè Luwawu-Cabarrot - ultimo arrivato alla corte di Ettore Messina all'Olimpia Milano - ha parlato del suo ambientamento nella città e nella squadra meneghina nell'intervista che appare oggi su “La Repubblica – Milano”.

Ottima accoglienza. “La mamma della mia fidanzata è di Milano. Con loro ho cominciato a conoscere questa città che mi ricorda un po' Parigi, ogni quartiere è particolare, è molto europea, respiri la tradizione. E capisco qualche parola di italiano anche se ci vorrà un po' perché riesca a parlarlo... È bello il modo in cui la squadra mi ha accolto e trattato. Non sono arrivato in un momento positivo d'Eurolega, ma dal di fuori vedo tutte le potenzialità e che all'Olimpia ci sono tante brave persone e grandi giocatori. E anche se è difficile pensarlo adesso, credo davvero che si possa fare ancora qualcosa di grande in questa stagione.”

I contatti con Messina, la mancata chance NBA.  “Onestamente, Milano era la mia unica scelta in Europa. Dopo essere stato tagliato da Phoenix a inizio ottobre, sono tornato a casa allenandomi da solo e aspettando un'opportunità. Conoscevo Ettore Messina dalla fine della scorsa stagione, quando abbiamo parlato e mi aveva esposto il suo progetto, gli obiettivi dell'Armani e come mi avrebbe visto nel gruppo che si sarebbe formato. Siamo stati in contatto durante l'estate e l'Europeo e, per me, l'Olimpia, per la ha cura che ha delle persone, dei giocatori e di ogni aspetto che conta, da come ci si allena a come si viaggia, è stata l'offerta nella quale mi sentivo meglio e l'unica reale alternativa dopo la Nba.”

Nell’Olimpia ci sono volti conosciuti. “All'Armani ci sono veterani che erano già parte della mia vita. Kyle Hines vive a 30' da Philadelphia dove sono stato scelto dalla NBA. Kyle e suo fratello li ho conosciuti allora, e ho mantenuto i contatti, ricevendo consigli e indicazioni. Giocare con lui, adesso, rappresenta davvero tanto per me. Con Melli ci siamo invece incontrati nella preparazione all'Europeo. Gli ho fatto prendere un tecnico, ed era andato fuori di testa. Adesso ne ridiamo assieme…”