Banco di Sardegna, McGlynn si racconta: "Ho fame e orgoglio. Migliorare? E' normale, siamo solo all'inizio"

Banco di Sardegna, McGlynn si racconta: "Ho fame e orgoglio. Migliorare? E' normale, siamo solo all'inizio"
© foto di Canu/Ciamillo

Il centro Nick McGlynn ha fatto il punto della situazione in casa Banco di Sardegna dopo il k.o. contro Varese in una intervista uscita questa mattina su La Nuova Sardegna: “C'è tanto da migliorare ed è normale perché siamo all'inizio, ma ci sono tante cose che sappiamo fare, sulle quali lavoriamo ogni giorno da un mese e mezzo, che non siamo riusciti a proporre in campo. Questo mi dispiace ancora di più”.

McGlynn ha una lunga esperienza europea (Lussemburgo, Austria, Olanda, Polonia, Grecia): “Ho fame, orgoglio, ci credo. Ho avuto attorno persone che mi hanno spinto a crederci e io stesso ho continuato a lavorare e a crederci anno dopo anno. Per ognuno di questi passi ho lavorato duro. Per gli americani è difficile arrivare in Europa, a migliaia di chilometri da casa, e adattarsi, ma il basket è la mia vita. Qualcuno magari molla perché sente la mancanza di qualcosa, ma io con il passare degli anni ho maturato anche un ulteriore amore per il gioco. Qua devi stare sul pezzo per tanti mesi, non soltanto per il march madness, come al college, o per i playoff. Elevare il livello della competizione, e della sfida, è la mia motivazione principale. Per questo non mi vergogno a dire che il mio obiettivo è vincere sempre, pur sapendo bene che questo non è sempre possibile. Ma ho una passione incrollabile per questo gioco".

Qual è l'obiettivo per questa stagione? "Come squadra vogliamo competere sino alla fine, vogliamo andare ai playoff e io son convinto che ne abbiamo la possibilità. Personalmente voglio alzare il mio livello, voglio essere un giocatore affidabile per i compagni, quello che fa una giocata importante, che non deve essere necessariamente un canestro. Fare canestro mi piace, non dirò mai che segnare zero punti è bello, ma sono qui per fare tutto ciò che serve per far vincere la squadra, perché quello resta l'obiettivo finale". 

McGlynn ha anche raccontato della sua passione per la chitarra: “La suono da quando avevo 10 anni, mi piacciono tanti generi musicali e tanti artisti, da Bob Dylan agli Eagles, da Daniel Ceasar ad Anderson Paak. Per me è più di un hobby: nella mia vita quotidiana sono completamente concentrato sul basket, ogni tanto ho bisogno di qualcosa che mi permetta di staccare. La musica mi concede questa libertà".