- TORINO - 3 domande a Lorenzo Penna

Il 9 Luglio la firma del primo innesto della Reale Mutua Basket Torino, Lorenzo Penna, classe 1998, la scorsa stagione in maglia APU Udine nel girone Est di Serie A2. Playmaker, prodotto del vivaio della Virtus Bologna, con cui giovanissimo esordisce in serie A nella stagione 2015/2016. In quella successiva è tra i protagonisti del ritorno in massima serie della compagine bianconera, nel campionato
Nella stagione 2017/2018 coach Cavina lo vuole con se ad Imola, dove sfiorano i play-off. Il binomio si ripete ad Udine, dove Lorenzo rimane anche nell'ultima stagione, dove alcuni guai fisici ne limitano il rendimento. Insomma un fedelissimo dell’allenatore di Castel San Pietro Terme.
Ha vestito con ottimi risultati le maglie azzurre giovanili, su tutti spiccano un bronzo agli europei U18 e soprattutto un argento mondiale U19.
Sa far girare bene la squadra e attacca il ferro con rapidità e intelligenza tattica evidenziando anche caratteristiche importanti in fase difensiva. Dopo la stagione non brillante ad Udine, è pronto per la nuova avventura sotto la Mole.
1 ) 22 anni e già una buona esperienza sul parquet, quali sono i tuo obiettivi futuri?
“Queste esperienze ad alto livello sono frutto della fiducia che gli allenatori mi anno concesso: ho spostato sempre più in là l’asticella per potermi sempre migliorare. Obiettivi: migliorarmi giorno per giorno, facendo sempre più attenzione ai particolari, tutto il resto verrà da se”
2 ) Cosa ti ha spinto ad accettare l'offerta di Torino e cosa ti aspetti da questa nuova esperienza?
“Ha molto influito la mia voglia di ritrovare quella spensieratezza perduta ultimamente ma che è sempre stata dentro di me. Torino è una piazza che vive di sport e mi dicono che i tifosi sono molto attaccati alla maglia e danno la carica ai giocatori per raggiungere il 100%”
3 ) Playmaker a cui piace attaccare il ferro, a quali giocatori ti sei ispirato e ti ispiri tutt'ora?
“Ho da sempre avuto un occhio di riguardo per Allen Iverson, Jason Williams, che reputo di ben altra categoria. In questo momento mi ispiro molto a Facundo Campazzo, per la sua conoscenza del gioco e la voglia di divertirsi, proprio come vorrei tornare a fare io “