Il clinic di Walter De Raffaele nella "sua" Marsala con i giovani locali
Nel fine settimana della festa della Repubblica, l’allenatore Walter De Raffaele è stato ospite della Nuova Pallacanestro Marsala. Il coach, vincitore di due scudetti e una Europe Cup con Venezia, ha indossato i colori della città lilibetana per quattro stagioni, dal 1989 al 1993, nella scalata che ha portato all’unica partecipazione in Serie A2 dei biancazzurri. Al PalaMediPower, venerdì 2 giugno il coach ha allenato i migliori siciliani nati nel 2006 e nel 2007, per poi tenere due partecipati clinic a seguire e anche sabato 3 giugno.
«Sono stato benissimo in Sicilia e a Marsala, ho tantissimi amici. Dopo tanti anni porto Marsala e la Sicilia nel cuore – spiega l’allenatore livornese, due volte campione d’Italia con Venezia –. Ai ragazzi porto l’idea che sia importante fare questo sport per divertirsi; bisogna anche avere una dose d’ambizione e un desiderio di condivisione dei valori. I clinic li ho pensati come una chiacchierata, per condividere idee e mettere sul piatto dei concetti e convinzioni. L’idea è parlare di un sistema di gioco per aiutare il settore giovanile. Sono venuto con grande piacere!»
«Ho visto grande entusiasmo – spiega la presidente FIP Sicilia, Cristina Correnti – e spero che i nostri ragazzi percepiscano che il Comitato è vicino a loro, anche per le categorie che non sono coinvolte dal progetto Academy. L’evento è nato perché coach De Raffaele era in vacanza e abbiamo voluto approntare qualcosa di utile per i ragazzi e per i coach. Spero che questo tipo d’incontri portino una visione diversa e forniscano agli allenatori dei nuovi input».
Fautore dell’evento è stato il consigliere regionale Giuseppe Grillo, coach della Nuova Pallacanestro Marsala ed ex compagno di squadra di De Raffaele. «L’emozione è tanta! – afferma – Ritrovo coach De Raffaele come grande allenatore, che ha fatto tanto per la pallacanestro italiana. Grazie alla collaborazione con la FIP Sicilia siamo riusciti a organizzare l’evento, che spero sia il primo di una lunga serie. È importante avere educatori, formatori e allenatori in campo. Come consiglio abbiamo valutato che le annate 2006 e 2007 non hanno avuto occasione di confrontarsi ed è giusto che avessero questo spazio».