LBF A1 Techfind: il cuore della Virtus Bologna porta la finale a gara 4

Anche sotto di 15 nel terzo quarto la squadra di Bologna non ha mollato in difesa ed è stata giustamente premiata nel finale di gara
03.05.2022 22:39 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
LBF A1 Techfind: il cuore della Virtus Bologna porta la finale a gara 4

Ah però la Virtus Segafredo Bologna: nella serata più importante della sua stagione è riuscita ad infliggere al Famila Wuber Schio la seconda sconfitta stagionale in Italia, 72 a 71, ed a portare la serie della finale scudetto LBF A1 Techfind a gara 4. Si rigioca sempre a Bologna al Pala Dozza, come si è giocata questa gara 3, in uno dei templi della pallacanestro italiana e chissà che le tante imprese che la Virtus e la Fortitudo maschili hanno compiuto su quel parquet non abbiano aiutatole ragazze di Angela Gianolla.

Perché la partita è iniziata con la voglia delle Vù nere di dimostrare che il meno 27 di gara 2 a Schio era stato un incidente di percorso e che le dure parole proprio di coach Gianolla avevano colpito al cuore tutte le giocatrici di Bologna. Un buon tiro da tre- niente di che ma decisamente meglio delle due partite in Veneto – Francesca Pasa perfetta con le sue penetrazioni a scombinare la difesa di Schio e Valeria Battisodo puntuale a sfruttare le occasioni concesse hanno tenuto la formazione di casa sempre a contatto del Famila che a sua volta ha giocato sulla maggiore capacità delle sue lunghe vicino a canestro e la freddezza di Laksa nel mettere i canestri importanti. Tutto questo con Zandalasini marcata benissimo che da un lato ha sparacchiato da ogni angolo del campo ma dall’altro ha messo la sua capacità di innescare le sue compagne a servizio soprattutto di Brianna Turner.

Perfetto fino all’inizio del terzo quarto quando Schio ha messo la quinta ed il turbo contemporaneamente e con i giochi a due tra Sottana, Gruda ed Andrè si è portata avanti anche di 15 punti con il controllo totale della partita. O almeno così è sembrato. Perché è qui che è venuto fuori il cuore della Virtus che ha alzato il livello della sua difesa e grazie a quei giochi a due tra Zandalasini e Turner con l’americana servita in movimento si è rimessa in partita un canestro alla volta. Approfittando anche del fatto che il Famila ha smesso di eseguire correttamente i suoi schemi, i tiri di Laksa non sono più entrati mentre di qua Dojikic ha iniziato a fare sempre canestro punendo ogni piccola indecisione della difesa veneta. Suo il canestro del 70 a 71, da tre, ad un minuto dal termine. E di Cecilia Zandalasini la palla rubata con contropiede e canestro del 72 a 71 che a 20” secondi dalla sirena finale ha messo la Segafredo con la testa avanti. Sull’azione finale il tiro di Gruda ha girato sul ferro senza entrare. E sul rimbalzo della Virtus è esplosa la festa del Pala Dozza, pieno come una finale di pallacanestro finale merita. E che giovedì lo sarà ancora di più, c’è da giurarci.