L’estate della Virtus Bologna

17.06.2024 17:45 di  Davide Trebbi   vedi letture
L’estate della Virtus Bologna
© foto di Doniselli/Ciamillo

Archiviata la stagione, con la sconfitta in finale scudetto, per la Virtus Bologna è tempo di bilanci e prepararsi per la prossima stagione.
Si ripartirà dalla coppia direttore generale Paolo Ronci e allenatore Luca Banchi: saranno loro a costruire e ideare la squadra del domani.
Una squadra che avrà un budget più basso ma che avrà maggior spazio di manovra rispetto allo scorso anno.
Infatti le scadenze di coach Sergio Scariolo ancora a libro paga, Jordan Mickey, Gabriel Lundberg, Bruno Mascolo, Awudu Abass, Bryant Dunston, Rihards Lomažs, occupavano una gran parte del cap per costruire la Virtus del domani.

Sicuramente interessante capire il capitolo Awudu Abass, il giocatore con un contratto spalmato negli anni passati, ora in scadenza, ed in grande ascesa: con il cambio dell’agenzia vuole testare il mercato europeo ma non sottovaluta la sua ultima squadra.
Diverso il capitolo stranieri in scadenza, si cercherà di prendere profili magari con esperienza d’Eurolega, ma anche provare a testarli da tornei minori non può esser un’idea così sbagliata.
Certo il focus principale al momento rimane inchiostrare due italiani per completare i sei obbligatori per la nuova stagione: Pajola, Hackett, Belinelli, Polonara sono quelli certi, vediamo se rimarranno Abass e Mascolo.
Un nucleo con giocatori, a parte Pajola, avanti con l’età: servono giocatori utili anche per far riposare Belinelli e Hackett durante la stagione, pur in divisa per il campionato.
Perché la condizione è stata un grande argomento durante le ultime tre stagioni, inizi importanti con ottime vittorie e poi un crollo fisico delittuoso sul finale, una situazione da valutare seriamente.  
Capitolo stranieri sicuramente è tutto collegato alla scelta di Tornik'e Shengelia: il giocatore ha l’opzione per uscire dal contratto e ha richieste da club di alta Eurolega con licenza pluriennali (veri rompi scatole di questo periodo), vediamo se il georgiano onorerà il suo ultimo anno sotto le due torri anche l’anno prossimo.

L’uscita del ventuno potrebbe ulteriormente liberare importante altro spazio per ingaggiare magari giocatori più congeniali al gioco di Luca Banchi.
Al momento gli stranieri sotto contratto sono Isaïa Cordinier, Ognjen Dobrić, Ante Zizic e Devontae Cacok, giocatori che hanno avuto prestazioni altalenanti e con tanti limiti per il gioco dell’allenatore, non escludo una loro partenza sotto le due torri, alte possibilità di Cacok per vederlo in prestito l’anno prossimo.
La Virtus quindi, per rispettare il patto di otto stranieri e sei italiani, al momento dovrà firmare anche quattro stranieri in attesa di scoprire quale sarà il futuro di Shengelia e degli altri.
Stranieri che dovranno sicuramente aver mani più pericolose da fuori, talento uno contro uno come richiede il basket d’oggi e una presenza d’area costante e asfissiante.
Non è un lavoro semplice, bisogna aver idee molto chiare e aver visto tanti profili: non per forza costosi che vengono a Bologna solo perché hanno sbagliato con le squadre pluriennali o in NBA, ma neanche facendo aste folli per giocatori che hanno dimostrato poco e con poca continuità questa stagione europea.
La Virtus dell’anno prossimo non deve dipendere dal post di Shengelia e dalle uscite dai blocchi di Belinelli, ma devono esser armi secondarie da sfruttare nei momenti di difficoltà.
Non sarà una stagione affatto facile visti gli ultimi tre epiloghi e la depressione in città, anche dopo la notizia che la Segafredo e la Virtus non avranno più la chance di aver la tanto bramata wildcard pluriennale in Eurolega.
Anzi, lo stipendio di Scariolo verrà molto probabilmente già usato per pagare la partecipazione del prossimo anno alla competizione europea.
Un'estate importante, occorre non sbagliare per la Vnera, lo si è già fatto abbastanza in queste stagioni.