Femminile, LBF A2: Costa Masnaga, parla coach Paolo Seletti

La formazone lecchese giocherà per salire in A1 cl Sanga Milano, ecco con che spirito e con che idee nelle parole del suo coach
18.05.2023 15:40 di Eduardo Lubrano Twitter:    vedi letture
Femminile, LBF A2: Costa Masnaga, parla coach Paolo Seletti

foto @Marco Brioschi e @Roberto Comuzzo

Alla Limonta Costa Masnaga piace fare le cose per bene. A tutti in realtà piace fare le cose per bene, ma nella società lecchese hanno un sogno tanto importante quanto difficile da realizzare e per questo tanto più inseguito con passione e grandissima professionalità: giocare bene e vincere. Possibilmente entrambe le cose in ogni partita, costruendo nel frattempo giocatrici per la prima squadra e ragazze in grado di affrontare il futuro come si deve.

Elemento quest'ultimo che a dire la verità, abbiamo riscontrato in qualche altra società che fa settore giovanile per bene. L'anno scorso fu una sorpresa per molti che la formazione guidata da Paolo Seletti arrivasse sesta e si giocasse un turno di play -off con la Virtus Segafredo Bologna. Quest'anno dopo aver ceduto il titolo di A1 alla Brixia Brescia, la squadra che nell’estate scorsa ha perso Matilde Villa, è partita lontana dalla luce dei riflettori. Ci spiega la stagione masnaghese proprio il coach Paolo Seletti:Anche la mia super stima nei confronti delle mie giocatrici all’inizio della stagione non mi faceva assolutamente pensare che oggi saremmo stati in finale per la promozione in serie A1. Il nostro obiettivo di partenza era: essere in campo quando cade a terra l’ultima palla della stagione. Ma era una sovrastima rispetto a quello reale che era quello di fare dei buoni play off, provare a dar fastidio alle più forti. Poi è arrivato il 2 a 0 a Scrivia che davvero non credevo. Anche se prima della partita nello spogliatoio c’era un bel clima, qualcuno ha raccontato una barzelletta. Io ho detto alle ragazze che dovevamo sprigionare corrente a 220 precisa perché a 120 la lampadina del nostro gioco si spegne ed a 380 scoppia. Dentro di me pensavo “Stai vedere che…” E poi in campo pronti via 0-14 per noi. Da lì ho iniziato a fare un pensierino…

Come avete assorbito il cambio di categoria dopo 3 anni di crescita in A1?

Adesso direi bene. Paradossalmente in A2 ci sono meno individualità e noi che avevamo perso la forza e la fantasia di Matilde Villa e la concretezza di Laura Spreafico, ci siamo adattate. Eleonora Villa ha avuto certamente più spazio per liberare il suo talento e noi abbiamo aumentato il gioco senza palla, con le ragazze sempre in movimento. La A2 è un campionato più tattico perché si cerca di sopperire alla mancanza di grande talento con mille accorgimenti, le difese sono spesso individuali e si gioca decisamente più di squadra. Dall’essere una delle squadre più tattiche della A1 ci siamo trovate ad essere una delle tante. Tutte per esempio ci hanno fatto una difesa match up  -il sistema difensivo misto tra individuale e zona – per farci pensare”.

Qual è stata la svolta della stagione?

Alla fine del girone di andata. Ho guardato la classifica ed ho notato che avevamo vinto con le dieci squadre che ci seguivano e perso con le 3 più forti. Poteva essere anche naturale ma dovevamo fare uno scatto in avanti. Alla prima di ritorno abbiamo vinto con Udine, poi con Scrivia e solo con Sanga non ci siamo riusciti”.

Il Ponte Casa d’Aste Sanga Milano vi ha battuto due volte, tre con la Coppa Italia. Cos’ha più di voi?

Ha un sistema rodato come il nostro con giocatrici che son lì da tempo e che fanno le stesse cose giuste da anni. Sono più esperte, scafate, sono giocatrici di categoria. Le partite con loro sono sempre uno spettacolo e lo saranno anche questa volta: gara 1 si gioca il 22 giugno all’Allianz Dome, un palazzo storico dove ci sarà tanta gente”.

Lei sta preparando la partita con metà squadra perché l’atra è a San Martino di Lupari alle Finali Nazionali U19. Quanto è un problema?

Abbastanza un problema. La preparazione della gara è uno dei nostri punti di forza, lo è stato in gara con Scrivia nella quale le ragazze hanno portato a casa il cento per cento di quanto ci eravamo detti nell’avvicinamento. Le nostre cose ci sono, il nostro sistema è quello, ciò che manca è cosa bisogna fare contro l’altra squadra. Intendiamoci: meglio averlo questo problema se vuol dire essere in finale ed alle Finali Nazionali. Se come speriamo le ragazze torneranno da San Martino sabato sera, avremo un allenamento al completo per prepararci. Ma non importa, come al solito fremo il maglio che sappiamo fare”.