A2 F: il Campionato più bello che c'è, il girone B, terza giornata

Doveva essere una gara equilibrata, carica di ritmo e voglia di riscatto. Invece, Treviso – Rovigo si è trasformata ben presto in un monologo. Alla vigilia sembrava lecito aspettarsi una sfida combattuta: da una parte la freschezza e la vivacità di Treviso, dall’altra la determinazione di Rovigo, desiderosa di riscattare la sconfitta casalinga contro Umbertide. Ma il copione ha preso tutt’altra direzione.
La partita, di fatto, non è mai davvero iniziata. Già a metà gara le rodigine avevano messo in cassaforte il risultato, imponendo un ritmo e un’intensità che Treviso non è mai riuscita a reggere. Nel secondo tempo, la sfida si è trasformata in un test utile per coach Pegoraro, che ha potuto ruotare tutte le sue giocatrici: ognuna è scesa in campo e tutte sono andate a referto. Un segnale della compattezza e della profondità del gruppo.
Sul piano tattico, Rovigo ha alternato soluzioni interessanti sia in attacco che in difesa, variando spesso gli assetti . Dall’altra parte, Treviso ha mostrato grande impegno ma poca lucidità: la reazione non è mai davvero arrivata. Prete, sempre più leader designata, ha provato a prendere in mano la squadra, ma il compito è apparso troppo pesante anche per lei.
Curiosità: nonostante la vittoria netta, coach Pegoraro non si è detta pienamente soddisfatta. Quando la squadra era prossima al “trentello”, l’ingresso delle giocatrici più giovani non ha dato i risultati sperati, e questo non le è andato giù.
MVP: Leghissa, precisa e concreta, punteggio 70-84
Alpo sorprende Vicenza: difesa d’acciaio e Soglia MVP
Vicenza parte con l’obiettivo di cancellare lo zero in classifica e l’inizio sembra promettente: le biancorosse mettono subito la testa avanti, ma sarà l’unica volta in tutta la partita. Alpo reagisce con pazienza e solidità, costruendo la propria vittoria mattone dopo mattone, come una vera “formichina”: un punto nel primo quarto, due nel secondo, cinque nel terzo. tutti figli della difesa, infatti Coach Soave alterna uomo e zona, ma è con quest’ultima che imbriglia l’attacco vicentino, costringendo le ospiti a forzature e tiri difficili. Nell’ultimo quarto arriva la svolta: Reschiglian, protagonista di una prova maiuscola, firma un arresto e tiro da cineteca e, subito dopo, ruba palla e vola in contropiede, regalando ad Alpo il margine di sicurezza.
Vicenza però non molla: Kantzy, vera leonessa sotto canestro, lotta su ogni pallone e con i suoi punti e rimbalzi offensivi prova a riaprire la gara. Ma la rimonta si ferma sul più bello: troppo tardi per cambiare il destino del match.
Curiosità finale: la giocatrice più efficace in contropiede è stata proprio il centro Soglia, nominata MVP — una sorpresa che racconta bene lo spirito combattivo di questo Alpo. Punteggio 81-77
Le altre partite
Matelica dominante dall’inizio col Cus Cagliari e partita decisa già nei primi due quarti con il più 18 siglato da Gramaccioni che alla fine sarà la migliore per le sue insieme a Cabrini, Pilakouta e Chiovato. I secondi due quarti utili alla formazione di casa per allungare il distacco ed ingrossare il punteggio. Menzione per Trzeciak con 9 punti, 12 rimbalzi e 25 di valutazione complessiva. 86-51
A Ragusa è andata in scena la prima vittoria dell’Alperia Bolzano che ha resistito due quarti ed ha saputo ritrovarsi anche dal meno 14. Nel terzo quarto il pareggio con Koleva per poi salire anche al più nove. Ovvia la risposta di Ragusa che ha messo la gara sul binario dell’equilibrio ma nel finale Manzotti e Schweinbacher hanno chiuso i conti per le ospiti. Manzotti ne ha messi 33, al 40°77-83.
Vittoria in volata anche per Umbertide su Trieste, 70 a 62, con le padrone di casa che non sono mai riuscite a staccare le ospiti nel punteggio grazie alla voglia di rimanere in partita di queste ultime. Miccoli e Maza hanno firmato la rimonta giuliana nel terzo periodo e la partita è stata quasi punto a punto. Minori energie nel finale di gara per le ospiti hanno lasciato che Umbertide portasse a casa la terza vittoria di seguito, con Sorrentino ed Amatori in maggior evidenza.
Infine Faenza che ha per due quarti è sembrata poter chiudere la partita con Ancona in anticipo. Che però ha reagito bene con Pellizzari e Fiorotto che hanno guidato la rimonta. La squadra di casa si è ritrovata nell’ultima parte della gara e grazie anche a Bazan ha vinto ancora. 71-53