A1F terza giornata : Sassari si conferma in testa con Schio e Venezia

Deauzya Richards da dinamobasket.com
La terza giornata della serie A1 si è aperta con due vittorie esterne. La prima in ordine cronologico, è stata quella dell’Alama San Martino di Lupari che ha preso i primi due punti della sua stagione sul campo della OMEPS Battipaglia: 65 a 71 il finale. Partita prima dominata dalle venete, per due quarti (29 a 48 dopo 20minuti) poi rimessa in totale discussione dalle padrone di casa che sono riuscite a difendere meglio, a concedere meno rimbalzi offesivi e dunque secondo opportunità alle avversarie. Da qui la lenta ma decisa risalita in attacco fino al sorpasso nell’ultimo periodo, firmato da Baldassarre, 60 a 59. E qui, come spesso accade, lo sforzo compiuto per recuperare si è dimostrato tanto, troppo per le ragazze di casa che non hanno più trovato il filo del discorso mentre San Martino con l’esperienza di alcune delle sue, è riuscita a segnare quei canestri che sembravano improvvisamente spariti. Nonostante la sconfitta per Battipaglia ci sarebbe da segnalare la prestazione soprattutto difensiva di Emilia Naddeo, classe 2008, che si è letteralmente sbattuta per dare una mano alle compagne e dare un po' di verve alla fase difensiva campana.
Poi è stata la volta delle Dinamo Women Sassari di andare a vincere fuori casa, sul campo della Brixia, 65 ad 81 al 40°, un successo che mantiene la Dinamo al primo posto della classifica con Famila Schio e Reyer Venezia. Due quarti giocati alla pari, con le bresciane capaci di mettere anche la testa avanti per qualche momento. Il rientro in campo di Sassari, 33 a 32 a metà gara, è stato però “feroce” e nonostante il pomeriggio quasi in bianco di Buros e Treffers, ha messo in moto il suo attacco con Richards imprendibile per la quasi simile Richard (la miglior delle sue comunque) e Poindexter che ha segnato spesso e volentieri come dimostrato già in questo avvio di stagione. Bene anche Turel con un paio di triple e la solita regia di Carangelo che in un modo o nell’altro si guadagna sempre falli e tiri liberi determinanti. Sotto i colpi dell’attacco sardo, la difesa di Brixia si è sfaldata e non è bastato nemmeno il ritorno di Tagliamento tra le fila lombarde: bene nei primi due quarti, forse affaticata nei secondi due. Male per Brescia il 2 su 18 da tre e le 23 palle perse contro le sole 10 della Dinamo.
A metà pomeriggio il Famila Wuber Schio è andato a vincere comodamente sul campo della Logiman Broni. Partita di grande pathos per il ritorno di Cecilia Zandalasini lì dove è iniziata la sua carriera – lei è nata a Broni – da un lato, e per la prima volta da avversaria di Schio per Martina Crippa dopo sette anni di successi ed apprezzamento per il suo valore. La partita non c’è quasi stata perché le scledensi sono partite subito molto forte, 5 a 17, ed hanno proseguito senza mai alzare il piede dall’acceleratore e soprattutto senza mai dare a Broni la sensazione di poter infastidire le avversarie. Sheppard in grande evidenza con Keys ed Andrè ma anche Kim Mestdagh che sta giocando un inizio di stagione davvero notevole, con la sua lucidità e precisione da oltre l’arco dei 6 metri e 75. Punteggio finale che dice tutto, 44 ad 87 per il Famila.
In contemporanea al Taliercio di Mestre l’Umana Reyer Venezia ha ricevuto la Peopole Strategy Panthers Roseto. 15 a 0 l’avvio di Santucci e compagne con Martina Fassina autrice di 17 punti nei primi due quarti, 23 alla fine con 4 su 5 da due, 4 su 4 da tre e 6 rimbalzi. Il vantaggio di Venezia è cresciuto sino al più 20 di metà gara, 45 a 23. Nel terzo periodo la reazione d’orgoglio e di gioco di Roseto ha permesso alle abruzzesi di rosicchiare qualche punto di svantaggio ed addirittura di provare rimettere in discussione la gara con meno 10, 77 a 67, con 4’46 da giocare nel quarto quarto. L’Umana ha accusato il colpo ma ha reagito subito guidata da Santucci e dalle abilità di Holmes e Cubaj oltre alla difesa che si è fatta più forte nel momento decisivo. Il 95 a 73 finale non la dice tutta sulla qualità del gioco espressa dalle Panthers nei secondi due quarti anche se il parziale, 50 a 50 dei due quarti finale omaggia la squadra di coach Righi che almeno non si è arresa davanti ad una squadra più forte. Da registrare i 4 punti, i primi della stagione in 6 minuti e 40 secondi di Isabel Hassan, classe 2009, una delle speranze del futuro per la pallacanestro femminile italiana.
Infine la partita della Molisana Arena in serata fra La Magnolia Campobasso e l’Autospeed BCC Derthona. Ha vinto Campobasso 61 a 57 ed è stata una partita tutt’altro che scontata. Perché nei primi due quarti, nonostante i due falli prematuri di Gray, 'lattacco molisano ha prodotto 40 punti, contro i 33 delle avversarie, evidenziando una serie di soluzioni offensive di alto livello ed evidentemente di grande efficacia. Sul finire del secondo quarto la zona ordinata dal coach di Derthona, ha rallentato Campobasso ma la sensazione – complice la difficoltà delle piemontesi di trovare il canestro con regolarità – era che nei quarti finali, la squadra di casa avrebbe prevalso facilmente. Invece. Invece Derthona non ha abbassato la testa e pur continuando a sbagliare tanto, specie in alcune scelte, ha avuto più volte la possibilità di tornare in parità anche perché la sua difesa ha bloccato l’attacco molisano. Prova ne sia i soli 21 punti realizzati da Miccoli – la migliore delle sue – e compagne tra il ventesimo ed il 40 minuto. Un po' alla volta addirittura Derthona si è portata sul meno 1, 58 a 57, con 47 secondi da giocare. Ed è stata Maria Miccoli appunto, a risolvere la questione per La Molisana, andando due volte in lunetta. Il suo tre su quattro ha chiuso i conti anche perché di là l’Autospeed non ha avuto la serenità di trovare dei buoni tiri, ed il 6 su 30 da tre racconta molto della storia. Campobasso sale a due vittorie su tre, mentre Derthona continua a far compagnia a zero punti a Battipaglia e Brixia.