Cibona Zagabria rinuncia all’ABA 2: focus strategico sull’Europa e riforma societaria

A sorpresa, il Košarkaški klub Cibona ha deciso di non partecipare alla ABA 2 Liga, nonostante fosse inizialmente previsto dopo la retrocessione dal massimo campionato regionale. La decisione è arrivata appena 48 ore prima dell’inizio della stagione, con sette voti favorevoli contro due nella riunione della dirigenza. Tra i sostenitori della scelta anche Viktor Dodig, futuro proprietario del club al termine del processo di trasformazione in società sportiva per azioni. Nel frattempo, il Cibona, che ricordiamo aveva vinto la Coppa dei Campioni FIBA nel 1985 e nel 1986, ha conquistato l’accesso alla FIBA Europe Cup battendo Prievidza, segnando il ritorno sulla scena continentale dopo otto anni.
La rinuncia all’ABA 2 è stata motivata da ragioni logistiche e normative. Partecipare contemporaneamente alla Premijer Liga croata, alla FIBA Europe Cup e alla ABA 2 avrebbe richiesto un roster di almeno 20 giocatori, attualmente non sostenibile. Inoltre, la legge croata sullo sport vieta che squadre dello stesso livello abbiano condizioni di competizione differenti, impedendo ai club europei di unirsi al campionato nazionale solo in primavera. Dopo intensi colloqui con la Federazione croata (HKS), è stato raggiunto un compromesso che ha portato Cibona a notificare ufficialmente il ritiro alla ABA Liga e al TFT Skopje, avversario previsto per la prima giornata.
La scelta potrebbe avere ripercussioni più ampie: Cibona, uno dei fondatori dell’ABA Liga, abbandona di fatto un progetto avviato 25 anni fa. Il club pagherà una penale di 15.000 euro, ma ritiene che il danno reputazionale di giocare in una lega secondaria sia maggiore. Potrebbe inoltre rinunciare alla propria quota societaria nella ABA Liga, da cui aveva ricevuto 100.000 euro di dividendi nella scorsa stagione. Con il crescente orientamento verso le competizioni FIBA e l’eventuale creazione di una lega professionistica serba, il futuro dell’ABA Liga resta incerto. Cibona guarda ora all’Europa: se il piano di ristrutturazione e il nuovo modello finanziario si concretizzeranno, il club potrebbe già dalla prossima stagione disporre di un budget stabile e di una strategia a lungo termine, diventando un partner credibile nel basket continentale.