LBA - Basket in chiaro più no che sì: continuiamo a sbatterci il muso...

30.05.2022 12:30 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
LBA - Basket in chiaro più no che sì: continuiamo a sbatterci il muso...
© foto di SAVINO PAOLELLA

Puntualmente come ogni anno LBA va a sbattere contro le difficoltà di andare in chiaro sulla televisione. "Cambiano i governi ma niente cambia lassù, c'è un buco dentro il basket anche l'audience va giù" si potrebbe dire parafrasando la Svalutation di Adriano Celentano che i più giovani quasi certamente non conoscono.

Il fatto. Legabasket fa pressione sull'Olimpia Milano per non giocare gara 1 all'orario consueto di coppa delle 20:45. Si teme - forse giustamente - la concorrenza della finale di Champions League del calcio anche se non ci sono squadre italiane in campo (Liverpool e Real Madrid).

Viene fissato quindi un nuovo orario alle ore 19:00, ma senza evidentemente confrontarsi adeguatamente con Raisport che dovrebbe trasmettere l'evento in chiaro. Solo dopo l'annuncio del nuovo orario l'emittente di stato fa presente che è stato creato un altro problema, però.

Il rugby ha prenotato la rete (probabilmente già da inizio stagione) per trasmettere a quell'ora la finale del suo campionato. Non è una novità: pensate che il calcio ha già diffuso la notizia che la finale di Champions League 2022-23 si giocherà a Istanbul il 10 giugno 2023, e il palinsesto della Rai per il 2021/22 è stato presentato quasi un anno fa, il 22 giugno 2021.

Da qui, dopo chissà quali forsennate discussioni, la decisione obtorto collo di spostare la diretta di gara 1 tra Olimpia Milano e Dinamo Sassari su Rai Play, un canale in streaming. Un ripiego su un canale generalista che ci esclude l'Olimpia Milano dalla visione in chiaro non fa alcun piacere soprattutto ai grandi finanziatori della pallacanestro italiana Armani e Segafredo.

Si narra, in questo contesto, di manovre per portare la pallacanestro di serie A a Mediaset (Italia 2 sul canale 49) come di una RAI disposta a concedere uno slot la domenica pomeriggio rifiutata (con sdegno?). E siamo alla vigilia dei rinnovi del contratto sui diritti in chiaro, che comunque saranno sottoscritti dopo la presentazione dei palinsesti televisivi delle varie emittenti nel prossimo mese di giugno. Sempre a inseguire.

Il senso dell'emergenza e del provvisorio è utile a chi occupa le poltrone per zittire la contestazione e conservare il potere. Ma se perde di sostanza, di cosa se ne fa uno del potere? La pallacanestro si sta riducendo a un mucchio di macerie: che piacere c'è a governare le macerie? Gli investimenti fatti quasi a dispetto dalle società di serie A vanificati al momento di raggiungere lo scopo di marketing che li anima. Perché?

E del peccato originale, di cui nessuno parla? La Nazionale azzurra di pallacanestro è l'unica a non essere trasmessa in chiaro da anni, e certi problemi di trasmissione in chiaro ce li ha soltanto la pallacanestro di serie A tra i vari sport, e da anni. C'è un nesso, evidentemente. Anche il cane rosicchia volentieri l'osso, ma se c'è attaccata la ciccia è certamente più contento. E fa la differenza.