Marco Ceron, la guardia lagunare è un talento naturale

Quando si dice il caso ,la fortuna, evidentemente “sic erat in fatis” (così era scritto) l’arrivo del giovane under Ceron a La Fortezza a mercato acquisti ormai inoltrato,dopo ferragosto, e pescato dall’U.S. Basket Recanati un po’ per caso in seguito alla defezione improvvisa della guardia under Antonio De Fabritiis che aveva lasciato un buco nel roster gialloblù.
Marco Ceron, guardia di 195 cm., nato a Mirano il 16 Giugno 1992,in prestito dalla Reyer Venezia(LegaUno) dove ha militato nelle ultime due stagioni, pilastro della Nazionale Under 20 con la quale ha vinto in estate a Bilbao (Spagna) l’argento nell’ultimo campionato europeo di categoria,ritenuto uno dei migliori talenti italiani, è uno dei cardini de La Fortezza Recanati,leader della Division Sud Est del Campionato della Divisione Nazionale A (DNA) con la quale a tutt’oggi ha giocato 11 partite per complessivi 253 minuti realizzando 135 punti con il 56% da 2, il 29% da 3 ed il 76% dalla lunetta con high-score a Ruvo (21 p.),Assigeco e Napoli (20) e 15 con Chieti.Figlio d’arte,suo padre Piero ha militato dal ’76 al ’78 con la maglia della Reyer,Marco ha iniziato giovanissimo a giocare,a nove-dieci anni,muovendo i primi passi a Mirano,sua città natale,quindi il trasferimento alla Benetton Treviso dove ha svolto tutta la trafila nel settore giovanile per poi approdare successivamente,negli ultimi due anni , alla Reyer Venezia collezionando 24 spezzoni di match e 30 punti nel carniere. Al suo attivo un “Jordan Camp” nel 2008 a Milano,tre Europei con le rispettive Nazionali di categoria (Under 16-18-20),vincendo questa estate a Bilbao la medaglia d’argento nella finale con la Spagna (n.d.r.terminata 70-82) laureatasi campione d’Europa Under 20.
Marco,nonostante diverse richieste di club di LegaDue,cosa ti ha spinto a scegliere la piazza di Recanati, una realtà comunque emergente nel panorama del basket nazionale ?
“Avere una grande opportunità,utile in proiezione futura,con un ruolo importante-diceMarco - ed avendo la necessità di giocare ,ho scelto di venire qui.E’ questa la motivazione principale che mi ha spinto a scegliere Recanati,oltre che essere una piazza tranquilla,dove si lavora bene e che ha alle spalle una società seria.Negli ultimi due anni ho avuto un basso minutaggio,giocare a Recanati nel campionato DNA è per me una grande occasione da sfruttare al meglio. Sono convinto che stando sul parquet e giocando ,si migliora, inoltre sono arrivato qui molto motivato:voglio dare tutto il mio apporto alla squadra per portarla il più in alto possibile.”
Quali sono le tue principali caratteristiche ?
“Sono un giocatore versatile,in attacco posso fare tutto,mentre in difesa devo migliorare.”
Raccontaci qualcosa della brillante esperienza che hai avuto in Spagna ai Campionati Europei con la maglia della Nazionale Under 20 culminata con la conquista della medaglia d’argento.
“E’ stata un’esperienza fantastica-dice Marco- non pensavo che mi potesse capitare nella vita una soddisfazione ed un’emozione così grande. Sono stato molto contento di esser stato chiamato dal coach Stefano “Pino” Sacripanti con una squadra di un anno più grande. Lunedì e Martedì di questo settimana inoltre, dopo l’esperienza in Spagna,è arrivata nuovamente la convocazione nella Nazionale Under 20 al raduno che c’è stato a Piacenza e dove ho ritrovato gran parte dei miei compagni che tra l’altro militano nel campionato della DNA.”
Oltre al basket,quali sono i tuoi interessi? Studi ?Hai degli hobby in particolare ?
“Devo terminare il quinto superiore e sarà un pò difficile gestire la scuola e la pallacanestro. Dovrò infatti qualche volta tornare a casa e sostenere delle interrogazioni. Tra gli hobby in particolare,mi piace giocare a tennis.”
Ad un terzo del cammino nel campionato della DNA arriva al “PalaCingolani” ,dopo la sconfitta nel big-match di Napoli, l’outsider FMC Ferentino. Marco un tuo pensiero,un tuo pronostico.
“Senza se e senza ma,con Ferentino è una partita che dobbiamo vincere a tutti i costi,anche di mezzo punto , per non scivolare in un tunnel pericoloso. Abbiamo infatti all’orizzonte,prima della sosta,3 trasferte su 4 incontri e quindi non possiamo far più passi falsi. Noi ce la metteremo tutta per riuscire nell’intento.”
Marco quali sono i tuoi programmi,i tuoi progetti, il tuo sogno nel cassetto?
“Fare di tutto per ottenere il massimo in questo sport,impegnandomi giorno dopo giorno con il lavoro ed il sacrificio”.
E se il buon giorno si vede dal mattino un futuro radioso aspetterà Marco verso una fulgida carriera perché “la carriere ouverteauxtalents” (la carriera è aperta ai talenti) diceva Napoleone Bonaparte , a cui ci associamo augurando di vero cuore un profondo e sincero…in bocca al lupo !
Grazie Marco.