Demis Cavina a Alley Oop: i playoff, l'uscita da Cremona ed i rumors sul suo futuro

Demis Cavina a Alley Oop: i playoff, l'uscita da Cremona ed i rumors sul suo futuro
© foto di Ciamillo

Demis Cavina è stato ospite dell'ultima puntata di Alley Oop, trasmissione condotta da Eugenio Petrillo, Alessandro di Bari e Marco Lorenzo Damiani ogni martedì dalle 17 alle 18. Il coach ha parlato dei playoff di LBA in corso, del percorso alla Vanoli Cremona, dell'accostamento a Milano e del rapporto con i giocatori negli anni. Segue un estratto.

Sui playoff di LBA
"Quest'anno credo ci sia più incertezza sul risultato finale e questo crei spettacolo. Negli ultimi anni sono nati progetti importanti che stanno crescendo e affiancando le ambizioni dei nostri due club di Eurolega, Milano e Bologna. C’è tanto equilibrio, anche se qualche serie è già 2 a 0. A mio avviso il livello di quest’anno, come poi si diceva anche in estate, è stato altissimo".

Il percorso a Cremona terminato anzitempo.
"Purtroppo ho terminato il mio percorso prima della fine del campionato, ma il nostro lavoro è legato ai risultati. Nel girone d’andata abbiamo avuto qualche inciampo molto rocambolesco e sfortunato per un progetto che nasceva con l’unico obiettivo di salvarsi. Poi subentrano tanti fattori, la squadra è cambiata parecchio e fortunatamente si è salvata. È stato un percorso però bellissimo, sono stati tre anni intensi: abbiamo ottenuto lo storico triplete due anni fa e il nono posto lo scorso anno. Rimangono i risultati positivi in una città di sport come Cremona e i rapporti umani che si sono creati".

L'accostamento a diverse panchine tra cui lo staff dell'Olimpia Milano.
"Questo è il periodo in cui ricevono tante chiamate o messaggi per ipotesi di chissà quali panchine. Ovviamente essere accostato a uno staff importante come quello di Milano mi fa molto piacere ma di vero c’è che in questo momento sto ancora aspettando quella che è la situazione migliore, cercando di ponderare tutte le possibilità. La speranza, prima di tutto, è che mi si presentino delle situazioni concrete, provando a farle combaciare quelle che sono le mie ambizioni. Ad oggi quello dell’assistente ad alto livello è un ruolo che non ho mai ricoperto e che potrebbe essere uno stimolo importante. Al momento non c’è niente di concreto però fa piacere".

Il rapporto con i giocatori.
"Quando ho avuto l'opportunità di scegliere i giocatori per la costruzione della squadra ho cercato sempre di avere qualche ragazzo che già conoscevo per avere una sorta di ponte. Questo semplifica il tuo lavoro a livello umano e ti permette di capire le cose mentre stanno accadendo e non quando ormai è troppo tardi. I rapporti umani sono fondamentali e quest’anno mi ha fatto piacere che quando Cremona ha raggiunto la salvezza diversi giocatori mi hanno mandato un messaggio nonostante io non fossi più lì da mesi. Io chiaramente ho gioito per loro".