Marco Belinelli: "L'anno scorso è stata dura, ho pensato di mollare"

Marco Belinelli: "L'anno scorso è stata dura, ho pensato di mollare"
© foto di ciamillo

È uscita la puntata speciale de Il BSMT, il podcast di Gianluca Gazzoli, tenutasi al cinema dal vivo con quattro ospiti speciali, Ghemon, Pablo Trincia, Marco Bocci e Marco Belinelli. Nelle scorse ore era uscita un'anteprima nella quale il capitano della Virtus parlava dell'addio di Sergio Scariolo e l'arrivo di Luca Banchi: "Finalmente abbiamo cambiato allenatore... No io scherzo sempre… ma ovviamente le cose sono cambiate. Sono contento, ho altri occhi, ho un altro fuoco dentro, probabilmente l’allenatore di prima mi ha dato tanta motivazione dentro per dimostrare che si sbagliava. E quindi io cerco di dimostrare questo".

Nella puntata integrale, in un altro passaggio Belinelli ha rivelato di essere stato a un passo dal mollare la scorsa stagione. "Sono stato vicino a mollare? L'anno scorso è stato un anno... A 37 anni, per me nella mia testa 38 oggi sono 28. Però devo dire che l'anno scorso è stato un anno difficile per me. Riusciamo a vincere l'EuroCup per poi poter fare l'EuroLega, presupposti ottimi, squadra vera, livello altissimo. Cambiamo allenatore, però le cose non partono bene. Io nel campionato italiano avevo possibilità di giocare mentre in EuroLega no, ed era una cosa in cui puntavo tantissimo e da tanti anni. Io avevo fatto l'EuroLega a 18 anni, poi sono andato in America per 13 anni, quindi la guardavo ma non l'avevo mai vissuta. Io quando ho toccato in palestra il primo pallone di EuroLega ero già carico, non vedevo l'ora di segnare. Questo mi è stato "vietato di farlo" per tanti motivi, che alla fine vanno rispettati perché ci sono tante cose nel mondo dello sport come nella vita normale che non puoi controllare. Però non lo accettavo per come sono caratterialmente. Vedo la squadra che perdeva e pensavo che magari una mano l'avrei potuta dare.

Tornavo a casa incazzato, ero andato vicino con mia moglie a dire "non ce la faccio più, mi sa che mollo perché chi me lo fa fare a 37 anni, una roba del genere dopo la mia carriera". Un momento tosto per me, poi era brutto perché tornavo a casa arrabbiato con me stesso, pensavo stessi sbagliando qualcosa, magari nell'atteggiamento, mi arrabbiavo con mia moglie, con gli amici. Tutte conseguenze che non mi facevano stare bene. Poi fortunatamente le cose sono cambiate e adesso sono contento. Le cose vanno bene, vado agli allenamenti con altre cose. Probabilmente le cose dell'anno scorso, come quando non giocavo nella NBA, mi motivano per dire "no, vi sbagliate tutti quanti e prima o poi ve lo farò capire". Poi è successo, può anche che non avvenga. Però le critiche sono quella forza che mi fa andare avanti".