Reale Mutua Torino - Il nuovo progetto...il live della conferenza stampa di presentazione

Dalle 11:30 la conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto della Reale Mutua Torino:è David Avino, il nuovo proprietario che subentrerà a Stefano Sardara
09.07.2021 17:22 di Emiliano Latino   vedi letture
Fonte: Pianetabasket.com
Reale Mutua Torino - Il nuovo progetto...il live della conferenza stampa di presentazione

Pochi minuti all'inizio della conferenza stampa alla presenza dei vertici della Reale Mutua, la Sindaca di Torino Chiara Appendino e del Dott.David Avino, nuovo patron della società.

La conferenza si apre con le parole del Dott.Luca Filippone, Direttore Generale di Reale Mutua:

"Circa due anni fa ci eravamo trovati per la rinascita di Basket Torino e sono contento che oggi ci sia una nuova rinascita. Devo ringraziare Stefano Sardara per tutto quello che è stato fatto in una fase storica molto delicata- Non dobbiamo dimenticare che sotto la guida del patron, abbiamo fatto due stagioni al vertice e che alla prima occasione utile, abbiamo avuto l'occasione di fare il grande salto. Lo sport da e lo sport toglie...è mancato solo un canestro. Un grazie particolare alla Città di Torino e alla Sindaca Chiara, sempre presenti e vicini al progetto e al territorio. Come Reale Mutua abbiamo voluto dare continuità al progetto e ci saremo almeno fino al 2024: i segnali sono buoni e speriamo che le realtà imprenditoriali del territorio possano avvicinarsi sempre di più.Voglio dare il benvenuto al Dott.Avino che è un professionista molto stimato"

In collegamento video l'ex patron Stefano Sardara:"Ringrazio ancora la Sindaca Appendino per il supporto di questi anni e a David Avino che ha accolto l'invito ad entrare dentro questo nuovo progetto. E' un ottimo imprenditore e un grande appassionato che farà senza dubbio bene...Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati e adesso passiamo la palla a David che farà gioire i tifosi torinesi"

Sul palco il nuovo patron David Avino, Ceo di Argotec e nuovo proprietario di Basket Torino:" I miei primi ringraziamenti alla città e a hi mi ha preceduto. Perché ho voluto intraprendere questa avventura? La passione che fin da piccolo mi accompagna: ho impressa l'immagine di mia mamma che mi accompagnava al palazzetto. Il progetto è incentrato sui giovani: chi mi conosce sa quanto sia importante per me il territorio...la mia famiglia è ben radicata e quanti siano importanti i giovani.

Cosa vuol dire ripartire dai giovani? Vogliamo creare all'interno della nostra società un settore giovanile fin da subito- Investire su questo tipo di società è il primo passo, poi il focus sulla prima squadra sarà centrale.  Nel secondo anno, a partire dalle scuole elementari, cercheremo di coinvolgere quanti più ragazzi possibili sotto lo stesso simbolo e con la stessa maglia indossata. Il C.r.a.l. della Reale Mutua, oggi anche hub vaccinale, sarà la casa del settore giovanile a partire dalla seconda metà di Settembre. Stiamo ancora facendo il giro delle consultazioni per trovare il nuovo head coach (si parla di Edoardo Casalone ex Dinamo Sassari - N.d.r.) e a lui chiederemo di "sporcarsi le mani" e qualche volta girare lo sguardo e allenare anche il settore giovanile, fino ad arrivare ai più piccoli.

Abbiamo bisogno del territorio, delle istituzioni e dei nostri sponsor: non abbiamo avuto il tempo di far entrare altri imprenditori perché i tempi erano stretti. Nelle prossime settimane, stabiliremo le linee guida e la governance che permetterà tutto questo.

Ringrazio il Dott. Venesio che rappresenta Banca del Piemonte e che supporterà il progetto".

Il saluto della Sindaca Chiara Appendino: "Parto dai ringraziamenti che sono d'obbligo per la Reale Mutua, che in anni così difficili, ha avuto il coraggio di investire nel basket cittadino...non è stato semplice e anche grazie al lavoro e all'esperienza di Stefano Sardara, abbiamo fatto un bellissimo percorso insieme. La mancata qualificazioni alla Serie A non deve abbaterci ma saremo pronti a ripartire da oggi stesso. L'avvento di David Avino è il segnale che il coraggio continua e abbiamo la responsabilità di stargli vicino- I tifosi sono sempre straordinari e non vedo l'ora che ritornino al palazzetto. Tutti insieme potremo far crescere non solo il basket ma anche la città di Torino...in bocca al lupo a tutti".

Il Direttore Generale della Reale Mutua Basket Torino Renato Nicolai, consegna la maglia della squadra a David Avino

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A Torino si cambia: a dispetto delle voci che circolavano in città nelle ultime settimane, il patron Sardara avrebbe formalizzato la cessione delle quote societaria a David Avino, fondatore dell'agenzia aeronautica Argotec, grande appassionato della palla a spicchi e spesso presente al Pala Gianni Asti durante la stagione appena conclusa con la sconfitta in finale playoff contro Tortona.

Un passato militare nella Folgore e un sogno inseguito. È particolare il percorso di David Avino, classe 1971, iniziato dalla cantina di casa. Siamo nel 2008 di ritorno a Torino dopo esperienze nelle principali agenzie spaziali europee, Avino inizia ad investire nella sua idea di 'open space'. Ma 'open' per chi? Rendere accessibile lo spazio alle imprese, anche estranee al settore, offrendo opportunità di business, pareva improbabile da parte di una ciurma di giovani. Eppure, l’idea, e con essa l’impresa, prende quota e dall’androne di casa la ciurma trasferisce la propria sede in una portineria dismessa: anche ora, Argotec non ha perso il gusto per le basi 'singolari'. A pochi km dal centro di Torino sorge il quartier generale, una struttura post-industriale in cui i diversi ambienti sono frazionati dalle vetrate che illuminano laboratori d’avanguardia. Qui, il team – età media 29 anni – è riuscito nell’impresa di strappare alla Nasa diversi commesse e, soprattutto, conquistarsi la fiducia delle maggiori agenzie internazionali. Un volo oltreoceano che ha reso necessaria la recente inaugurazione di un secondo polo Argotec, in Maryland, accanto a strategici distretti spaziali. Per percepire che sia una realtà rara nel panorama italiano, basta fare visita alla sede, dove si è accolti da una schiera di giovani talenti in camice bianco sul cui taschino sinistro campeggia il logo colorato, a dare la cifra dell’attaccamento alla maglia e della passione per un’esperienza, soprattutto, di vita. All’insegna della parola d’ordine del gruppo, che riflette la filosofia del fondatore, 'diversità', questi piccoli scienziati trasferiscono e scambiano dati, sfrecciando su monopattini lungo i corridoi, «per esse- re più veloci degli altri» spiega David.

Stamane, presso l’Auditorium di Reale Group ci sarà la conferenza stampa di presentazione di un progetto che è già entrato in orbita e che suscita la curiosità degli addetti ai lavori e della piazza, ancora delusa dalla recente mancata promozione nella massima serie- Alla presenza dei vertici della Reale Mutua, dell'ex patron, della nuova società e delle istituzioni cittadine, verrà tolto il velo sul nuovo corso targato Avino, che potrebbe essere affiancato (ma non è certo...) da una cordata di imprenditori dalla spiccata passione per i colori gialloblu.

Arrivano conferme della conferma di Renato Nicolai nel ruolo di amministratore delegato e dovrebbe essere confermata la scelta di Edoardo Casalone, nuovo head coach, che prenderà il posto di Demis Cavina. Il 32enne allenatore di Valenza, pare abbia vinto il ballottaggio con Iacopo Squarcina (ex Biella) che potrebbe ottenere il ruolo di assistente insieme al confermatissimo Alessandro Iacozza, che bene ha fatto negli anni "caviniani". Valeriano D’Orta sarà responsabile dello scouting.

In tema di mercato, fatti salvi Alibegovic, Pagani, Campani e Toscano, sotto contratto anche per la prossima stagione, si fanno sempre più insistenti le voci che raccontano della permanenza di Alessandro Cappelletti, in prestito da Sassari (per lui un triennale con la società sarda), anche per la prossima stagione. E potrebbero esserci sorprese per quanto riguarda il duo di americani: dall'america rimbalzano voci sul ritorno di Derrick Marks tutte da verificare. Di certo la guardia di Chicago tornerebbe volentieri all'ombra della Mole.