NBA - Fenomeno Mavericks: come Carlisle ha cambiato il gioco intorno a Luka Doncic

NBA - Fenomeno Mavericks: come Carlisle ha cambiato il gioco intorno a Luka Doncic

Solo poche settimane fa i Mavs si trascinavano con un record 6-5, tra cui due sconfitte umilianti con i Knicks. La vittoria allo Staples contro i Lakers li vede quarti in conference con un bottino di 13-6. Cosa è successo in così poco tempo?

Rick Carlisle, dopo aver sperimentato quintetti in campo e aver capito come utilizzare quel Kristaps Porzingis che non giocava dal febbraio 2018, ha capito la strada da intraprendere con il roster a sua disposizione. Porzingis non è un'alternativa a Doncic, e adesso giocano praticamente sempre insieme.

Luka domina la palla 98,8 per tocchi a partita. Tenete conto che LeBron e Nikola Jokic sono gli unici altri giocatori in questa stagione a più di 91. Luka la tiene in media 9,2 secondi, LeBron e Nikola 10,8 in due. Nessun giocatore NBA ha toccato la palla tanto quanto Luka nelle ultime sei stagioni.

Accanto ai due Carlisle ha messo Dwight Powell, Dorian Finney-Smith e Tim Hardaway Jr. Quest'ultimo - partito erroneamente come cannoniere di riserva - in realtà da il meglio di sè in quintetto. L'autostima per questo lo migliora molto in difesa, mentre in attacco è caldo, cioè capace di tirare senza dover prendere ritmo. E accanto a Powell, l'alternativa designata a Doncic per il tiro, è semplicemente perfetto.

Hardaway, 1,95, è il giocatore più basso del quintetto... altissimo. E l'apertura alare di Porzingis allarga il perimetro, costringendo l'attacco avversario ad arretrare dal canestro, con tutte le conseguenze del caso.

Questa scelta ha valorizzato la panchina, che si è imposta come una delle più intrganti della NBA. Perché può contare su un trio di talentuose guardie combo - Delon Wright, Seth Curry e Jalen Brunson - che erano sottoutilizzate accanto a due stelle di alto livello, ma che senza di loro possono sviluppare bene i giochi in cui possono farsi notare con l'aiuto di Maxi Kleber e Justin Jackson. Se regge Luka, regge tutta l'impalcatura che Carlisle ha affinato in meno di due mesi di stagione regolare.