LBA - Segafredo, Cucinella presenta la nuova arena della Virtus

LBA - Segafredo, Cucinella presenta la nuova arena della Virtus

E' l'ora di partire con la nuova arena della Virtus Bologna, il punto di svolta per fare del club felsineo un competitor al massimo livello in Italia e in Europa secondo i dettamid el marketing sportivo più avanzato. Il tempo delle chiacchiere è davvero finito. Mario Cucinella, l’architetto incaricato del progetto del nuovo palasport Virtus in Fiera, è stato intervistato da Marco Bettazzi su Repubblica per presentare il progetto definitivo.

Dobbiamo fare una delle arene più belle del mondo. Una struttura modello NBA. L’idea è realizzare una struttura condivisa per ottimizzare interventi e spazi. Quasi tutte le grandi arene del mondo uniscono sport e spettacoli, per farne un uso continuativo.

Sui tempi, Cucinella conferma la data del 2022: In due anni si fa tutto, basta mettercela tutta. Bologna sta vivendo una fase di rilancio, non si può perdere il treno. E stiamo già lavorando, per presentare, forse già prima di Natale, qualcosa di più.

Mercoledì la Città Metropolitana ha approvato il nuovo protocollo sullo sviluppo della Fiera, e tra le planimetrie presentate ci sono quelle del nuovo palasport. La “Nuova struttura polifunzionale” avrà 16mila posti all’interno, più 30-40mila all’esterno, per ospitare concerti o altri eventi simili. Nelle planimetrie il nuovo palasport è disegnato appare come un grande cerchio, collegato al resto della Fiera da un camminamento sopraelevato sulla ferrovia. Quel cerchio sulla planimetria contiene anche un rettangolo ed è aperto a nord per ospitare eventi all’aperto.

I terreni su cui costruire, secondo Repubblica, sono già stati opzionati, e sono da acquistare a circa 10 milioni di euro, che sono già stati destinati. Le aree sono di proprietà di Fiera, Autostrade, Comune di Bologna, società Adria-Reno della famiglia Zanardi (ex Identicar), ma soprattutto della lussemburghese Stonehill, guidata in Italia da Ugo Reato, e di alcune società legate al fallimento dell’immobiliarista Vittorio Casale.

Il Corriere di Bologna riporta poi l’atto di Palazzo Malvezzi che dovrà essere sottoscritto da Regione, Comune e Fiera: “Il nuovo protocollo d’intesa assume come indirizzo di sviluppo e riqualificazione del polo funzionale fieristico di Bologna il perseguimento dell’obiettivo della massima integrazione urbana del suo insediamento, stabilendo che l’adeguamento degli strumenti urbanistici vigenti avverrà tramite la promozione, da parte del sindaco del Comune di Bologna, di un accordo di programma”