Iva per le società sportive, rischio di stangata mortale: il CONI che fa?

Iva per le società sportive, rischio di stangata mortale: il CONI che fa?

Una sentenza della Corte di Giustizia UE relativa alle scuole guida è stata estesa, nell'articolo 32 del decreto fiscale in discussione in Parlamento, anche all'attività «didattica» delle società sportive, cioè delle loro scuole, pallacanestro, tennis, calcio o nuoto che siano. Essa introduce l'obbligo di aggiunta dell'IVA al costo delle prestazioni offerte, che significherebbe un aumento corposo dei costi alle famiglie per svolgere l'attività sportiva di base. E con la conseguenza di mettere in ginocchio tutto il sistema sportivo italiano.

La prima mobilitazione con l'allarme lanciato da Paolo Barelli, presidente della Federnuoto, e dal suo collega di Forza Italia, Sestino Giacomoni, vicepresidente della commissione Finanze e raccolto da Felice Mariani, l'ex judoka deputato 5 Stelle è caduta nel vuoto perché l'emendamento che garantiva l'esenzione è stato bocciato in sede di Commissione Finanze della Camera. Urge un intervento del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, ma servirebbe anche quello dello Sport e del CONI con tutte le altre Federazioni. Velocemente.