Gazzetta | Olimpia, problemi in regia tra Mannion e Ellis contro il Partizan

Sconfitta nella seconda partita a Belgrado nel giro di 48 ore per l'Olimpia Milano, che torna dalla Serbia con un record di 1-1. Niente da fare contro il Partizan nonostante una grande rimonta che si è fermata con il tiro per la vittoria di Marko Guduric andato corto. E nel dopo partita coach Messina si è detto preoccupata per le condizioni di Shavon Shields, i migliori ieri con 21 punti prima dell'infortunio all'inguine. Problemi fisici alla coscia anche per Josh Nebo. Commenta La Gazzetta dello Sport sulla rimonta: "... Ma il modo in cui ci si è arrivati vuol dire tanto: a casa Partizan, Milano ha tirato per vincere con la tripla sulla sirena (finita corta di un bel po') del fischiatissimo ex Stella Rossa Guduric, che si è preso la responsabilità da leader. E se ci è arrivata è perché, finita sotto di 20 punti mentre continuava a imbarcare acqua a inizio ripresa, non ha mollato per gestire le energie ma ha interpretato il resto della serata come un momento utile per lavorare su se stessa".

Le difficoltà - La rosea sottolinea i problemi in cabina di regia, che invece non c'erano stati contro la Stella Rossa. "Negli occhi resta il finale, ma è pacifico ricordare che i problemi sono stati prima. Ancora senza rinfortunato Lorenzo Brown in regia, Mannion in supplenza ha fatto un passo indietro dopo rispetto alla Stella Rossa mentre Ellis sta imparando a fare i conti con la pressione fisica e atletica dell'Eurolega. In particolare quella degli esterni del Partizan. Così l'attacco di Milano è andato in difficoltà a creare vantaggi, con palla ferma e pochi cambi di lato, finendo a tirare negli ultimi secondi dell'azione sin da un inizio con 1/7 da due e 7 perse nei primi 12'. L'Olimpia si è tenuta per un po' in piedi con le triple, ma stupiva vederla ancora a contatto. E infatti sull'onda dei problemi di falli di Mannion e Guduric ha imbarcato un parziale di 12-0 prima del riposo (45-31 al 19') e il nuovo 8-0 a inizio ripresa pareva il colpo di grazia (53-33 al 21') sotto le triple di Carlik Jones e Brown. Invece di sbracare però, è qui che ha cominciato a trovarsi, interpretando quel che restava della gara non solo come una palestra per dare un rodaggio competitivo a Guduric, ieri pure play aggiunto (8 assist)".