«Milano ha sbagliato con me?»: Giordano Bortolani tra Cantù, il passato all'Olimpia e la Nazionale

«A questo campionato chiedo di farmi giocare tanto e di farmi divertire». Le parole di Giordano Bortolani al Corriere della Sera, pronto all'inizio del nuovo campionato con l'Acqua San Bernardo Cantù, che ha scelto per rilanciarsi dopo due anni in cui a Milano ha visto ben poco il campo. «Un errore ancorarmi a Milano? Si vede che era destino che andasse così, ci sono stati aspetti positivi e altri no. C'è qualcosa che non rifarei? Per linee generali rifarei tutto, anche se non mi andava giù l'idea di cambiare squadra ogni anno. Comunque è una cosa che non mi interessa più. Milano ha sbagliato con me? Scusate, magari ne parlerò più avanti: prima voglio tornare a giocare». 

Giordano Bortolani in estate ha scelto di firmare a Cantù. «Se sono venuto qui è anche per lui», dice parlando di Sandro Santoro, avuto anche a Brescia. «Ho la sensazione di non essere stato capito? Hai voglia...: ci penso quasi ogni giorno. Credo di aver fatto buone cose in questi anni, eppure altri colleghi sono stati valorizzati di più. Tuttavia non mi lamento: non ho vissuto giorni facili, ma la mia forza è trasformare in energia positiva situazioni negative», prosegue Bortolani, che sogna il ritorno in Nazionale: «Nessuna polemica con Gianmarco Pozzecco e nessuna lamentela per essere uscito subito dalla rosa per l'Europeo: se giochi poco nel club, ci sta. Ed essere convocato ma fare di nuovo tanta panchina, anche no... Sì, mi piacerebbe tornare in Nazionale, ma per giocare. Però prima di tutto viene il club. Il primo obiettivo è la salvezza: possiamo raggiungerla senza soffrire, per quanto la serie A sia dura. Quando saremo in casa dovremo costruire il nostro fortino, per poi tentare dei colpi in trasferta: così facendo andremo lontano».