Umberto Gandini e l'uscita dalla LBA: «Ci sono rimasto male. Si è creata un’opposizione e non so perché»

Il presidente uscente di Legabasket Umberto Gandini ha parlato a VareseNews della nuova LBA TV e in particolare il tema delle App. «Oggi l’app è disponibile su tutti gli store, sia Android che iOS, e può essere scaricata su tutti i dispositivi mobili. Abbiamo inoltrato tutte le richieste per l’inclusione negli store delle smart TV come Samsung, LG e altri e ora tutto dipende dai loro tempi di approvazione. Abbiamo esteso la presenza su Amazon Fire, siamo su Apple TV ma presto, credo, ci sarà la possibilità di essere distribuiti da altre piattaforme come Infinity e Amazon Prime con le quali stiamo discutendo. Vogliamo rendere LBA TV disponibile e raggiungibile in tantissime forme».
Sulla scelta LBA TV
«Il progetto di diventare editori è una scelta dettata dalle condizioni di mercato, ma spero che sia lungimirante, offrendo un orizzonte temporale di almeno cinque anni per costruire qualcosa che vada oltre la semplice diffusione delle partite. LBA TV vuole essere il luogo principale dove godere della passione per la pallacanestro. Ci saranno prodotti originali, come già si fa nel digitale, e personaggi autorevoli (Trinchieri, Bargnani, Basile, e altri). Ci sarà l’utilizzo degli archivi, con l’obiettivo che LBA TV diventi un servizio attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7».
Deluso dalla mancata rielezione
«Sì, ci sono rimasto male, non me l’aspettavo, e non eravamo preparati. C’era una solida maggioranza a favore della mia rielezione, ma è mancato un solo voto nel segreto dell’urna. Nel corso del tempo, si è creata un’opposizione, le cui motivazioni sono ancora curioso da comprendere. Ho scelto di non creare ulteriori fratture e le società hanno scelto un altro tipo di presidente, Maurizio Gherardini, con un profilo più “di campo”. Ora, credo che anche io – dopo cinque anni da presidente e venendo da una città come Varese dove si respira questo sport – non posso non essere definito un uomo di basket, ma questo è un giudizio personale. Mi sono occupato di una Lega che in campo non aveva bisogno di me, essendo una Lega con enormi differenze tra le società (budget, storia, impianti, seguito). Il risultato migliore è stato forse quello di tenerle insieme per cinque anni, evitando la litigiosità che aveva caratterizzato alcune esperienze precedenti. Quella fatta dai proprietari è una scelta legittima e che accetto, anche se mi dispiace».