Venezia, Horton e Nikolic si presentano: «Volevo essere parte di qualcosa di speciale»

10.09.2025 18:35 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Venezia, Horton e Nikolic si presentano: «Volevo essere parte di qualcosa di speciale»
© foto di Umana Reyer Venezia

In casa Reyer Venezia sono stati presentati Nikolic e Horton. Si parte dalle prime impressioni: "Siamo partiti subito forte, fin dal primo giorno. Per me è un onore far parte di questo gruppo, di questa città e giocare con ragazzi di grande spessore che avevo già incontrato da avversario l'anno scorso. C'è stata subito sintonia, il fatto che molti si conoscessero già aiuta tantissimo a trovare in anticipo il ritmo e il modo di giocare. Siamo alla terza amichevole e siamo veramente contenti di come sta andando il lavoro", dice Nikolic. Mentre Horton: "Mi sento veramente bene qui, abbiamo un grande gruppo di lavoro. Abbiamo lavorato duro fin dal primo giorno e il coach ci ha chiesto subito di fare degli step di alto livello. Devo dire che tutti noi ci siamo presentati con un'ottima forma fisica e questo ha accelerato il processo. C'è un grande ambiente, percepisco ogni giorno energia positiva e mi sento parte di una famiglia. C'è sempre un'atmosfera positiva ed è raro avere giornate negative. Anche se abbiamo appena iniziato, i primi feedback sono estremamente positivi".

Cosa vi ha spinto a firmare per la Reyer?
Horton
: "Certamente la storia del club negli ultimi anni. La Reyer gode di grandissimo rispetto ed è sempre stata una squadra dura da affrontare. Volevo essere parte di qualcosa di speciale e avevo un'idea positiva su questa destinazione fin dall'inizio. Le persone a cui ho chiesto informazioni mi hanno dato solo conferme positive e, da questi primi giorni, sento di aver fatto la scelta giusta. Sono davvero felice di essere qui".
Nikolic: "È una società prestigiosa, una storia che ho sempre rispettato dall'esterno. Quando è arrivata la chiamata, mi ha dato una grande soddisfazione e non ho esitato ad accettare. Dopo aver parlato con il coach, che mi ha spiegato cosa si aspetta da me, non è stato difficile scegliere. Quello che porterò è energia, fisicità e grinta. Il mio istinto sarà sempre quello di sudare la maglia in campo, giocando dove serve e anche in altri ruoli, a seconda delle richieste. Vengo dalla Serie A2 e per me questa è una grandissima sfida per dimostrare di appartenere a questo livello".

Chris, come ti descriveresti come giocatore?
Horton
: "Energia, esperienza e difesa. Sono le cose su cui si è basata la mia carriera. In otto-nove anni da professionista, ho sempre dimostrato di poter aiutare la squadra. Sono un giocatore di squadra, e questo non cambierà. Sono entusiasta di far parte di questo gruppo".

Com’è coach Neven Spahija come uomo e come allenatore?
Nikolic
: "È un grande comunicatore, capace di trasmetterti fiducia fin da subito. È un colosso della pallacanestro e sono contento perché avrò sicuramente tanto da imparare quest'anno con lui. Sono felice di come stiamo lavorando in campo".
Horton: "Fuori dal campo da gioco è molto divertente, una bella persona a cui piace anche scherzare, quindi è piacevole passare il tempo con lui. Al tempo stesso, è un grande allenatore che conosce il gioco e che lavora tanto. Credo che abbiamo iniziato subito ad avere un'ottima relazione; io gli chiedo molti consigli e penso che lui apprezzi questo lato del mio carattere. Mi piace molto lavorare con lui".

Come si sta sviluppando il reparto lunghi Stefan?
Nikolic: "È difficile rispondere ora, ma dalle prime impressioni posso dire che forse sarà un reparto un po' più equilibrato rispetto all'anno scorso. Siamo ancora al punto zero, con tanto da dimostrare. Il fatto che molti ragazzi nel gruppo si conoscano già, non solo nel reparto lunghi, aiuta molto. Io, ad esempio, conosco Bowman e Valentine per averci giocato contro l'anno scorso, e questo aiuta a riconoscere subito le loro caratteristiche per trovarli nelle posizioni giuste".

Chris, che caratteristiche avrà la nuova Reyer?
Horton
: "Saremo una squadra di grande corsa a cui piace sfruttare le proprie doti atletiche. Questo è un punto di forza per sviluppare il nostro gioco, che si basa su un ritmo molto alto. Cercheremo canestri e attaccheremo nei primi secondi dell'azione. È uno stile che mi piace molto e credo che sarà un nostro punto di forza. Penso anche che siamo già a buon punto nello sviluppo della chimica di squadra, anche se abbiamo ancora diverse settimane di lavoro davanti prima degli impegni ufficiali".