Lega A - Al PalaDesio di Cantù arriva Trieste, rivelazione dai tanti punti nelle mani

Lega A - Al PalaDesio di Cantù arriva Trieste, rivelazione dai tanti punti nelle mani

Sette come le virtù, sette come i vizi capitali, sette come le meraviglie del mondo. Da sempre il numero sette simboleggia la completezza. E, dopo sette vittorie consecutive, l’Acqua S.Bernardo Cantù allenata da coach Nicola Brienza può affermare con grande fierezza di essere una squadra completa, che non deve aver paura di nessuno. Perché nessuno nel girone di ritorno ha raccolto quanto Cantù. 14 punti su 14 disponibili, una marea. Un ruolino di marcia impressionante che, nel giro di un paio di mesi, ha fatto schizzare la formazione canturina dalla zona retrocessione alla zona playoff, finendo per arrivare ad un settimo posto più che meritato. 14 punti nelle prime sette giornate del girone di ritono non li ha fatti nessuno, neppure le migliori della classe: la capolista Milano ne ha fatti “soltanto” 8, mentre la Reyer Venezia (attualmente seconda in regular season) ne ha ottenuti 12. Cremona e Avellino, terze a pari merito, hanno invece raccolto rispettivamente 8 e 6 punti. Sette successi consecutivi nelle prime sette di ritorno per Cantù e settimo posto, come sette sono anche i colori dell’arcobaleno e le unità di misura. Tuttavia, la striscia di vittorie dei brianzoli ha mille sfumature diverse e, soprattutto, un peso davvero inquantificabile per la corsa ai playoff che – da qui al termine della stagione – coinvolgerà tante squadre. Tra queste, in piena lotta per accedere alla post season, ci sono sicuramente l’Acqua S.Bernardo Cantù e l’Alma Trieste, prossima avversaria in campionato di capitan Salvatore Parrillo e compagni. Attesa domenica pomeriggio al “PalaDesio” alle ore 17:30, per la 23esima giornata di LBA, l’Alma di coach Eugenio Dalmasson è una delle squadre rivelazione della stagione. Da neopromossa, infatti, la formazione giuliana ha condotto una prima parte (abbondante) di stagione eccellente, sfiorando il mese scorso anche la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia, svanita soltanto all’ultima giornata di andata. Avversaria tosta, dunque, da non sottovalutare assolutamente anche perché la gara disputata in terra triestina finì con un netto +20 a favore dell’Alma che all’andata, però, trovò tutta un’altra Cantù rispetto a quella di oggi. Dal match del 25 novembre scorso in quel di Trieste a quello in Brianza di domenica prossima: in mezzo è successo di tutto e di più ma, dopo quattro lunghi mesi, quel che è certo è che la sfida di Desio vedrà un duello totalmente differente. Un duello tutto da vivere, tra due dei migliori attacchi del campionato: Cantù sul podio con 84.6 punti realizzati a partita, terza. Mentre Trieste ha il secondo miglior attacco con 87 punti di media, di un soffio dietro alla corazzata Olimpia Milano (87.4). Cantù contro Trieste, una battaglia sportiva che si preannuncia molto equilibrata sul campo e che, sui roventi spalti del PalaDesio, il popolo biancoblù vorrà sicuramente colorare di passione.
 
QUI CANTÙ L’Acqua S.Bernardo, reduce da una vittoria esterna molto importante sul campo di una coriacea Pesaro, si appresta ad affrontare Trieste forte di un stato di forma generale davvero eccellente, con la squadra carica e concentrata verso nuovi obiettivi. Nell’80 a 72 finale emerso dal match della Vitifrigo Arena, tante le note positive, su tutte forse quella inerente alla performance dalla panchina di Tyler Stone. L’ultimo arrivato in casa Acqua S.Bernardo ha chiuso la gara con la migliore valutazione dei canturini, 20, frutto di 8 punti e ben 13 rimbalzi. Proprio l’ala americana con il numero 33 sulle spalle potrebbe essere l’arma in più di coach Brienza nell’attesissima sfida di domenica. E, a proposito di rimbalzi, da segnalare che Cantù è la miglior squadra in questa speciale categoria con 39.4 rimbalzi di media ad incontro, primato condiviso con la “nuova” Dinamo Sassari di coach Gianmarco Pozzecco.   

 
 
 
QUI TRIESTE Gli ospiti arrivano a Desio con un bottino di otto punti nel girone di ritorno, maturati dopo le quattro vittorie con Torino, Brescia, Pistoia e Pesaro. Nell’ultima giornata di LBA i giuliani hanno perso sul difficile campo dell’Aquila Basket Trento, altra formazione in grande forma insieme all’Acqua S.Bernardo. La Dolomiti Energia – che dopo il ko con Cantù le ha vinte tutte – nello scorso weekend ha superato Trieste 82 a 75. All’Alma non sono bastati i 22 punti dell’ex bianconero Jamarr Sanders, top scorer del match in quello che fu il suo palazzetto dal 2014 al 2016. In Brianza i giuliani tenteranno il tutto per tutto per riacciuffare il treno playoff, ancora sui binari essendo a due soli punti di ritardo in classifica.
 
TRIESTE, IL QUINTETTO Nel turno precedente contro l’Aquila, coach Dalmasson è partito in quintetto con l’ala lettone Arturs Strautins al posto del veterano sloveno Zoran Dragic, con il primo che – tuttavia – ha giocato soltanto 8’. Nelle cinque partite precedenti, invece, l’Alma ha sempre iniziato con lo stesso quintetto, composto da Chris Wright, Sanders, Dragic, Matteo Da Ros e Justin Knox. Molto probabile, dunque, che a Desio i biancorossi si presentino con questo assetto, inserendo nello starting five Dragic al posto del ventenne Strautins.  
 
Ebbene, con ogni probabilità in cabina di regia ci sarà Wright, playmaker navigato classe 1989 nativo del Maryland. Uscito dal prestigioso college di Georgetown, il faro del gioco biancorosso è alla quinta squadra in Italia dopo le esperienze a Pesaro, Varese, Torino e Reggio Emilia. In campo, Wright non solo detta i tempi dell’Alma ma ne è anche il top scorer con 14 punti a partita, a cui si sommano i 4.6 assist di media, sesto in LBA. Nello spot di guardia compare il già citato Sanders, 30enne americano di Chicago, Illinois. Tra i giocatori più esperti della squadra alabardata, Sanders è al quinto anno in Italia, il terzo in Serie A dopo il biennio in quel di Trento e le stagioni in A2 tra Veroli e Casale Monferrato. Autore di oltre 11 punti a partita, a cui vanno aggiunti anche 4.3 rimbalzi e 2.6 assist di media, l’esterno statunitense è il giocatore più utilizzato da coach Dalmasson con circa 27’ di impiego. La sua arma principale è indubbiamente il tiro da fuori, secondo nella lega con uno stratosferico 49% dall’arco. Il “tre” titolare dovrebbe essere Dragic, altro classe 1989, di Lubiana. Fratello minore del più celebre Goran, stella dei Miami Heat, Zoran vanta ben 105 presenze in EuroLega, dove all’attivo ha quattro stagioni e 10.6 punti di media con le maglie di Malaga, Chimki, Olimpia Milano ed Efes. Sul prestigioso curriculum dell’ex milanese - 1 Coppa Italia e 2 Supercoppe con la formazione meneghina - anche un po’ di NBA, assaggiata tra Phoenix e Miami. Arrivato a Trieste a stagione in corso, dopo una serie di infortuni molto gravi, Dragic sta tornando ad esprimersi su alti livelli. Per lo sloveno 10.6 punti in 26’ di utilizzo, il minutaggio più alto dopo quello di Sanders. A proposito di infortuni seri, un altro giocatore ad aver avuto tanta sfortuna nei mesi precedenti è sicuramente Da Ros, il quale però adesso sta ottenendo la propria rivincita personale. Alla terza stagione in biancorosso, rientrata dopo un lunghissimo stop, l’ala è riuscita a strappare un posto in quintetto, forte del solido rapporto di fiducia con Dalmasson. Nel girone di ritorno è quasi sempre stato lui il “quattro” titolare dell’Alma, forse anche per dargli un po’ di fiducia al rientro dai box, visto che comunque in quel ruolo di minuti ne gioca più Hrvoje Peric, in campo circa 24’ a partita contro i 17’ di Da Ros. A chiudere lo starting five il centro americano Knox, 30 anni compiuti lo scorso gennaio. Nativo dell’Alabama e uscito dall’illustre college di North Carolina, Knox sta vivendo soltanto adesso una carriera di “prima fascia”, nel pieno della maturità.    

 
Il lungo, infatti, ha vissuto gran parte del proprio percorso cestistico in giro per il mondo in leghe piuttosto mediocri, tra Bielorussia e Malaysia, passando per la Bulgaria, l’Olanda e la Turchia (seconda serie). In Italia, invece, Knox ha trovato una sua dimensione, esprimendosi su ottimi livelli dopo le positive esperienze passate tra Fortitudo Bologna e Capo d’Orlando. L’ex orlandino segna quasi 11 punti a partita in soli 17’ di impiego, a cui aggiunge anche 4.4 rimbalzi di media, numeri davvero notevoli se considerato lo spazio in campo così limitato.  
 
TRIESTE, LA PANCHINA Panchina davvero profonda quella dell’Alma e, soprattutto, composta da giocatori di grande qualità e di grande esperienza. Su tutti Peric, veterano croato classe 1985. Nato a Ragusa, sulle coste della Dalmazia, contro Cantù l’ala staccherà la presenza numero 245 in LBA, dove è vicino a raggiungere un importantissimo traguardo, quello dei 3000 punti nel massimo campionato italiano. Vincitore con Venezia di uno scudetto nel 2017 e di una Fiba Europe Cup nel 2018, Peric sta disputando la sua ottava annata in Serie A. Partito in quintetto con Trieste 13 volte su 19 in questa stagione, nel girone di ritorno il croato sta partendo sempre dalla panchina, fungendo da sesto uomo (di lusso). Per lui 12.3 punti, 2.3 assist e 5.9 rimbalzi di media, il migliore della squadra in quest’ultima specialità. Il secondo per minutaggio ad alzarsi dalla panchina è il centro William Mosley, il quale – pur non partendo in quintetto – gioca più minuti del centro titolare. In 22’ abbondanti a partita, il centro della Louisiana fa registrare 8.2 punti, 5.5 rimbalzi e 1.4 stoppate di media (secondo nella lega dietro soltanto ad Hamady N’Diaye di Avellino). Ennesimo classe 1989 dell’Alma, il quinto presente nel roster triestino, Mosley è all’esordio in Serie A dopo 6 anni in A2 tra Fortitudo Bologna, Ferentino, Recanati, Latina e il biennio in quel di Legnano. A scendere, sempre rigorosamente in ordine di minutaggio, tocca poi a Daniele Cavaliero, idolo dei tifosi giuliani. Nato in provincia di Lecco ma cresciuto a Trieste, dove ha iniziato da giovanissimo la carriera nei professionisti, Cavaliero è alla diciannovesima stagione in Serie A. Contro Cantù farà registrare la sua presenza numero 560. L’ex Varese è molto vicino a raggiungere due importanti traguardi personali: i 3500 punti ed i 1000 assist nel massimo campionato italiano, numeri messi insieme con otto squadre diverse. A 35 anni gioca quasi 22’ di media, tirando con uno ottimo 40.2% dall’arco che gli fruttano 9 punti a partita. È poi il turno di Strautins, titolare in 12 occasioni su 20 ma che a Desio dovrebbe partire dalla panchina. In poco meno di 20’ sul parquet segna 7.6 punti di media con un buon 38.6% da tre, oltre a catturare 4.3 rimbalzi a partita. Seppur con un ruolo spesso marginale in questa stagione, Juan Fernandez – play argentino classe 1990 – è uno dei jolly di coach Dalmasson. Specialista dall’arco (48.9%), il sudamericano in possesso della cittadinanza italiana è uno dei migliori tiratori del campionato, terzo dietro al compagno di squadra Sanders e dietro al “veneziano” Michael Bramos. Nato a Rio Tercero, in provincia di Cordoba, Fernandez è tornato in Serie A la scorsa estate dopo tanta A2. Nella massima categoria mancava dal 2013 (9 presenze con Sassari), poi ai piani inferiori ha fatto benissimo ottenendo ben due promozioni: con Brescia nel 2016 e con Trieste nel 2018. Formatosi negli States, dove ha frequentato la Temple University nel Pennsylvania, Fernandez sfiora di pochissimo la doppia cifra di media in soli 19’ sul parquet. Per lui 9.9 punti di media, a cui vanno aggiunti 2.9 assist. Un contributo preziosissimo dalla panchina. A chiudere le rotazioni c’è il 40enne Alessandro Cittadini, in campo 8 volte a 8’ di media. Nei dodici uno tra Andrea Coronica (capitano in campo però soltanto 5’ di media e in sole 11 occasioni) e il giovane playmaker Matteo Schina, impiegato quattro volte quest’anno per una manciata di minuti, 18 totali.
 
I PRECEDENTI Nella gara di andata all’Allianz Dome, prima della pausa per le Nazionali, finì 102 a 82 a favore dell’Alma. All’allora Red October Cantù non bastarono i 31 punti di Frank Gaines, ancora oggi il massimo in Serie A per l’esterno americano.   

 
 
INFO GENERALI Acqua S.Bernardo Cantù e Alma Trieste si sfidano domenica 24 marzo alle ore 17:30 per la 23esima giornata di LBA. Il match, trasmesso in diretta su Eurosport Player, sarà arbitrato dai signori Roberto Begnis, Lorenzo Baldini e Denis Quarta. Contro Trieste, così come in tutti gli altri campi di Serie A tra l’ottava e la nona di ritorno, sarà la giornata dedicata all’autismo con il “Basket Blue Day”. Prima e durante la partita, all’interno del PalaDesio sarà possibile trovare dei braccialetti speciali per supportare l’autismo, distribuiti da Associazione Abilitiamo Autismo Onlus che – dopo la presentazione delle due squadre – farà il suo ingresso in campo con uno striscione. Si ricorda, inoltre, che come di consuetudine la partita sarà trasmessa in diretta radiofonica anche su Radio Cantù 89.600 FM e in streaming su radiocantu.com, partner ufficiale di Pallacanestro Cantù.