LBA - Pesaro, Repesa "A Milano per lottare e dare il meglio di noi stessi"

LBA - Pesaro, Repesa "A Milano per lottare e dare il meglio di noi stessi"
© foto di SAVINO PAOLELLA

Il coach della Carpegna Prosciutto Pesaro Jasmin Repesa analizza la stagione della sua Vuelle nell'intervista concessa a Elisabetta Ferri per il Resto del Carlino in cui presenta una sfida  molto difficile, contro quell’Olimpia Milano che è la testa di serie n. 1 dei playoff di serie A.

Stagione regolare, un bilancio. “Se ripenso al primo colloquio con Ario Costa che mi chiedeva di tornare per ottenere una sal­vezza tranquilla non posso che essere contento di quello che abbiamo ottenuto, prima la se­mifinale di Coppa Italia e ades­so i playoff. Nello stesso tempo, abbiamo preso anche il premio per l’utilizzo degli italiani, che secondo me vale altrettanto e ne sono orgoglioso perché por­ta due benefici alla società, uno economico e l’altro di valorizza­zione del capitale umano. Ma siccome sono una persona esi­gente, sono consapevole che negli ultimi due mesi non siamo stati come io volevo e come ab­biamo abituato i tifosi a vederci nella prima parte. Ma alla fine di un’annata complessa come que­sta abbiamo meritato la conqui­sta dei playoff perché siamo sta­ti fuori dalle prime otto solo per una settimana. Con pieno rispet­to di Brescia, meritavamo più di loro per questo.”

Ora c'è il grattacapo Milano. “Non sappiamo con quale ro­ster si presenteranno a gara-uno perché hanno tantissimi gioca­tori da ruotare, decideranno al­la vigilia. Noi in questi giorni ci siamo dedicati a noi stessi, per cercare di compiere dei miglioramenti e provare ad eliminare le debolezze che abbiamo mo­strato nell’ultimo periodo, pri­ma di tutto in difesa. Stiamo pro­vando ad essere più pronti per questa sfida che ci chiederà tan­to perché la loro è una formazio­ne molto più profonda e più ricca ma non ci presentiamo a ca­sa dell’Armani alzando bandiera bianca, andiamo lì per lottare e fare il possibile”.

Come motivare i gio­catori contro un avversario così forte. “Che dopo ogni partita, guar­dandoti allo specchio, devi essere certo di aver dato veramente tutto quello che potevi dare. E’ l’unica strada per non avere rim­pianti”.