Caos a Trapani: Antonini pronto a trasferire la squadra senza la convenzione PalaShark
«Trapani Skark: un caso politico con dure accuse e una denuncia» titola questa mattina La Sicilia. Nella giornata di ieri il patron della Shark Valerio Antonini ha parlato nel corso di una seduta straordinaria del consiglio comunale preceduta da accese polemiche e dedicata all'argomento PalaShark. "Se il 15 dicembre la Trapani Shark non avrà rinnovato la convenzione per l'utilizzo del palazzetto dello sport comunale, la squadra che partecipa al massimo campionato nazionale di pallacanestro ed alla Champions League, si trasferirà in un'altra città", le parole del numero uno granata. Il punto centrale della questione è sempre la convezione per il PalaShark, e la validità di questa dopo il cambio di status della società, passato da dilettantistica in A2 a automaticamente professionistica in A. "Chi governa la città ha chiesto un parere all'Avvocatura dello Stato sostenendo che la convenzione non si può rinnovare perché la società ora è una srl, non più dilettantistica come in occasione della prima stesura", prosegue il quotidiano, anche se lo stesso Antonini fa notare che la convezione non deve essere rinnovata, in quanto ancora valida.
L'intervento di Antonini, in una seduta in cui non erano presenti né il sindaco né il resto della giunta e i consiglieri della maggioranza, non si è fermato solo all'annuncio di un possibile trasferimento della squadra in un'altra città fino a quando Giacomo Tranchida avrà la carica di sindaco. Il patron del Trapani Shark ha riferito di avere presentato una denuncia penale con cui chiede all'autorità giudiziaria di effettuare accertamenti investigativi perseguendo il sindaco Giacomo Tranchida per l'ipotesi dei reati di concussione, tentata estorsione e minacce. "E la prima delle denunce che farò –ha detto – quello che sta facendo il sindaco è una vendetta personale. Ed il segretario generale Giovanni Panepinto e l'ingegnere Orazio Amenta sono colpevoli del tentativo di valutazione ad personam che sta facendo Tranchida".
Ancora più dirette sono state le accuse al sindaco, che apriranno probabilmente un filone giudiziario da entrambe le parti, quando ha dato una sua motivazione all'azione del sindaco: "Il suo tentativo di rendere nulla convenzione – ha detto –è finalizzato solo a fare un nuovo bando e assegnare l'impianto a qualche imprenditore amico. Sta portando il Comune ad una deriva autoritaria, ma tutto questo sta ormai arrivando alla fine".