La serie A di Carlo Recalcati: «In campionato il livello si è alzato»

La serie A di Carlo Recalcati: «In campionato il livello si è alzato»

La leggenda della pallacanestro italiana Carlo Recalcati si è ritirato dall'attività di allenatore ma comunque è spettatore che guarda con occhio attento e critico il campionato di serie A che partirà con gli anticipi di domani. Ecco le sue impressioni prima della palla a due raccolte da Federico Cherubini per Il Giornale di Brescia.

Osservatore. Domenica sarò a vedere la sfida tra Varese e Brescia, che si preannuncia particolarmente interessante, perché ritengo la squadra di Caja una delle meglio costruite in tutta Italia. Sicuramente, tornerò anche al PalaLeonessa, come accaduto in occasione della Supercoppa: colgo l'opportunità per dire che si tratta di uno dei palazzetti meglio costruiti d'Italia. Ci sono il numero di posti adeguati e gli spazi corretti tra campo e tribune: un lavoro veramente ben fatto, che mi rallegra anche per il forte legame affettivo che avevo con il vecchio Eib, nel quale avevo giocato per un'intera stagione quando ero a Cantù.

Milano favorita. Sì e lo è ancora di più rispetto alle scorse stagioni perché ritengo che in estate il roster sia stato rinforzato e non poco. Il divario con le dirette inseguitrici ora è ancora più ampio e penso che in poche potranno contrastarla.

L'alternativa. Venezia, che ha cambiato poco rispetto alla scorsa stagione e sta dando continuità al suo campionato.

Tante squadre sognano i playoff. E questo renderà il campionato particolarmente competitivo. Pensiamo alle certezze Milano, Venezia, Brescia, Avellino, Trento, così come alle formazioni chiamate a una stagione del riscatto, come per esempio Torino o la Virtus Bologna. Attenzione anche a Brindisi, che secondo me potrebbe essere la sorpresa del campionato assieme a Varese, costruita in modo veramente intelligente, con giocatori esperti della categoria. Infine, attenzione anche a Trieste, che ritengo possa ripetere lo stesso percorso delle neopromosse dalla A2, che al primo anno si sono quasi sempre qualificate ai playoff o li hanno sfiorati com'è stato proprio per la Germani due anni fa.