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- Omegna, il cobra ha conquistato i lupi: Franko Bushati

Quarta puntata del nuovo format Due tiri con…curato dalla pagina Instagram @passionegialloblu di Alberto Benadì, da sempre vicina alle gesta della Reale Mutua Basket Torino.
13.12.2021 12:52 di  Emiliano Latino   vedi letture
Fonte: Instagram @passionegialloblu
ESCLUSIVA PB - Omegna, il cobra ha conquistato i lupi: Franko Bushati
© foto di Alberto Benadì

L’intervista con il play della Paffoni Omegna Franko Bushati che allunga la serie curata dal giovane appassionato di basket a 360°…e nelle prossime puntate ne leggeremo delle belle…stay tuned!
 

A Torino per due stagioni ha trovato un coach che la conosceva molto bene l'ha visto crescere: cosa ha rappresentato coach Demis Cavina?

"Demis mi ha preso da Cento quando ero in serie B al mio primo anno in quella categoria e mi ha portato a Sassari: è stato un allenatore di riferimento con cui ho un ottimo rapporto. Abbiamo trascorso diversi anni insieme ed è stato funzionale alla mia crescita di giocatore e uomo".

L’anno scorso siete arrivati a un passo dalla Serie A1, che cos'è realmente mancato alla squadra per non riuscire a fare il salto di categoria?

"Quando perdi Gara 4 per un rimbalzo non preso e Gara 5 per un fallo a un secondo dalla fine è difficile dire che cosa ti sia mancato: probabilmente un po’ di esperienza soprattutto nei momenti cruciali e un pizzico di fortuna, perché se il tiro di Fabi in Gara 4 prende il ferro, Cannon non sarebbe mai riuscito a catturare quel rimbalzo".
 

Ha giocato con grandissimi campioni nel corso della carriera: qual è stato quello che ti ha lasciato a bocca aperta?

"Dopo vent'anni di carriera ho avuto la fortuna di giocare con tantissimi giocatori e per non mancare di rispetto a nessuno ne cito 3 che sono state fondamentali per la mia crescita personale. Vedere giocare il pick and roll Rombaldoni e Vitali mi ha cambiato la carriera da quel punto di vista, perché sono due esecutori incredibili dello schema.
Il terzo che voglio menzionare è David Moss, mio compagno di stanza per tanti anni ed è quello che a livello di disciplina, di allenamento, di costanza e di come mantenere il proprio fisico (concetto che sottolineo spesso con i giovani), è stato tra quelli che mi hanno segnato molto di più nel corso della mia carriera".

 

Dopo Torino, Omegna. Ci spieghi il perché di questa scelta, soprattutto le motivazioni di scendere di categoria e andarsi a confrontare in un campionato comunque tosto come la B...

"Dopo il campionato perso avevo veramente tanta voglia di vincere e durante il mercato avevo la possibilità di scegliere: ho voluto andare in un club come Omegna dove sapevo che avrei potuto vincere qualcosa e sinceramente mi sto divertendo tantissimo nel vedere la crescita del gruppo. 
Sento la responsabilità che mi motiva e mi dà l’entusiasmo per lavorare in palestra tutti i giorni".
 

La sua opinione sul nuovo corso targato Reale Mutua Torino?

"Torino è tra le squadre più fisiche del campionato, ma per fare il salto di categoria è necessario l’arrivo di qualche altro giocatore. Così potrebbe competere fino in fondo con le più forti della categoria: rimane tra le favorite alla vittoria e quindi al conseguente passaggio in A1. Considero però Udine la più attrezzata per il grande salto".
 

Cosa farà da grande Franko Bushati?

"Mi auguro di poter ancora giocare 3 o 4 anni, però se devo pensare al mio futuro, non mi vedo allenatore. Forse potrei ricoprire il ruolo di direttore sportivo o general manager, perché mi piace pensare alla costruzione e alla crescita di una squadra".