Fip preoccupata, il "caso Paternicò" arriva d'urgenza alla Giudicante

(Enrico Campana) La Fip procede d’urgenza sul “caso Paternicò” e la Giudicante si raduna il 21 settembre a Roma per esaminare il deferimento proposto dal CIA per le violazioni comportamentali dell’arbitro internazionale e n.2 della classifica nazionale riscontrate dal Procuratore in merito all’intercettazione del 18 dicembre 2008 in cui il “superfischietto” siciliano chiede a Garibotti, capo degli arbitri e principale imputato del processo, che la collega Cristina Luca venga retrocessa (“devi ann…devi cancellarla, darle due 63…”, questo lo scottante passo del colloquio) come sarebbe avvenuto.
Il Procuratore non ha rilevato la “frode sportiva”, e disposto la prescrizione essendo passati oltre 2 anni dal fatto, rilevando però – scontato - la violazione comportamentale segnalandola al CIA per le opportune valutazioni disciplinari.
Il CIA, organo tecnico e disciplinare entro certi limiti, ha concordato con la Fip il deferimento di Carmelo Paternicò che rischia da 3 mesi a 3 anni, col rischio di perdere la qualifica di arbitro internazionale il quale non demorde, e non ha mai chiesto scusa. Depennato dalla lista degli arbitri del mondiale di 3 contro 3” di Rimini, adesso parteciperebbe allo stage d’aggiornamento dove peraltro gli arbitri vanno a proprie spese. Se è vero, la Fip farebbe bene a consultarsi con la FIBA su un eventuale gradimento per questa presenza…
La richiesta della Fip alla Giudicante, organismo presieduto dall’avv.Lucente, per procedere in tempi brevi a definire i provvedimenti, chiaramente ha due scopi: quella di presentarsi al consiglio federale del 24 settembre con una decisione (che tuttavia potrà essere impugnata presso la Corte Federale) “certificata”. Sulla certezza non ci piove, sono voci quelle di una sospensione fino a 29 giorni per evitare la sospensione e la perdita del patentino. Idem quelle che la Fip sarebbe preoccupata per un eventuale ricorso al Giudice del Lavoro, in quanto il contratto di collaborazione può essere rescisso in caso di mancanza disciplinare, qui si tratta di un “pubblico ufficiale” operante nel campo sportivo.
Il fatto è grave e parla da sé, l’ ha dichiarato Meneghin alla Gazzetta dello Sport) anche se per il Procuratore aveva tutto il sapore di uno scherzo…. !Tesi contestata dalla presunta vittima, l’ing.Cristina Luca, che sarebbe passata al contrattacco in due direzioni. E cioè , per prima cosa, in merito al suo esposto solleciterebbe una risposta dal Consiglio Federale, fino ad oggi non pervenuta, per procedere per vie legali nei confronti dell’arbitro Paternicò per danno alla carriera e all’immagine. Del resto, anche minimizzando, il Procuratore, ha scritto che vengono pronunciate frasi “volgari”, usando un eufemismo.
Seconda cosa: si sentirebbe offesa dalla tesi del colloquio scherzoso portando anche le prove che c’è stata anche frode sportiva, come dimostrerebbe la sua retrocessione nelle classifiche. E quindi, per questo reato ben più grave di quello ascritto dal Procuratore, non ci sarebbero i tempi per la prescrizione e quindi scatterebbe la radiazione.
Leggiamo che Meneghin presenzierà ai Mondiali Silenziosi (Cefalù e Bagheria dal 16 al 24 settembre) dove giocano le squadre azzurre, e probabilmente incontrerà l’arbitressa, fra i fischietti designati per il torneo, in quanto è anche nel direttivo del CIA siciliano e quindi anche figura istituzionale di un organismo periferico. Che viene prevaricato, in questo caso, da un rapporto ad personem di un arbitro col suo superiore. @RIPRODUZIONE RISERVATA
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