Gherardini e Gandini in corsa per l'ultimo voto: con quali programmi?

Per aumentare i ricavi della Serie A attraverso l'azione della Legabasket ci sono due sistemi, e passano entrambi, fondamentalmente, dalla cifra che si riesce a raccogliere attraverso la vendita dei diritti televisivi. Tertium non datur: la Lega si mantiene con le tasse d'iscrizione dei suoi club, alcune sponsorizzazioni, non ha merchandising e non vende biglietti. Quali sono i due sistemi? Uno aumentare gli introiti con le aste fra i vari competitor della comunicazione: sappiamo bene che così facendo Adam Silver ha ottenuto una cifra complessiva mai vista per la sua NBA rendendola in pochi anni plurimiliardaria come non mai. Due, diminuire la platea delle società che si dividono la magra torta, magari passando da 16 a 14 in breve tempo, sperando che le società con piccolo mercato spariscano dal radar della Serie A, con le loro stupide pretese di visibilità e palazzetti che sembrano più hangar e spogliatoi da palestra comunale. In tal senso, solo per fare un esempio, il presidente Picchi di Tortona si dovrebbe preoccupare di come, ripartendo dai 2.181 spettatori a Casale Monferrato, possa interessare nuovo pubblico per non rendere la Cittadella dello Sport una cattedrale nel deserto, almeno da raggiungere la neopromossa Trapani Shark che ha avuto una media di oltre 4.200, risultando anche dietro l'Olimpia la seconda miglior squadra in termini di incasso al botteghino nel girone di andata. Oltretutto, con le confinanti Torino, Milano e Cremona oltre a una Liguria ipocondriaca nei confronti della pallacanestro, il bacino di utenza riservato alla Bertram è alquanto ridotto mentre i margini di crescita della squadra di Valerio Antonini sono enormi, visto che potrà contare su almeno cinque milioni di potenziali fan.
Ci sarebbe teoricamente una terza via, quella scelta da EuroLeague: aumentare il numero delle squadre. Più due nel 2025-26, in attesa di aggiungerne altre. L'equazione potrebbe essere più squadre, più partite, più introiti televisivi. ECA in crescita, finanziando l'espansione con i soldi di Dubai e delle nuove entrate? E chi pagherebbe con una contrazione di interesse, il conto? I campionati nazionali o la FIBA che ha in mano tutti gli sponsor più danarosi?
Precisiamo, prima di andare avanti, che questa strada non è perseguibile da LBA, nonostante i criteri di ammissione alla Serie A siano ridicoli: 250.000 euro di fidejussione e 750.000 di contratti firmati di sponsorizzazione quando per fare un campionato minimamente credibile serve un budget di almeno 3,5/4,5 milioni di euro. Anzi i criteri di ammissione dovrebbero essere più stringenti visto che hanno fatto la fortuna della ACB in Spagna.
In tutto questo, ieri a Bologna si sono incontrati Picchi e Casarin, vicepresidente FIP, per formalizzare la candidatura di Maurizio Gherardini a nuovo presidente LBA che verrà votato nella prossima Assemblea di Lega fissata prima del 30 giugno per non incorrere nel pericolo commissariamento da parte della FIP. Di quello che ha fatto, sta facendo e farà Umberto Gandini si sa tutto. Di quali programmi sia dotata la candidatura di Gherardini non è dato sapere.
Ieri in conferenza stampa, Stavropoulos ha ammesso che l'Olimpia è capo fila nel proporre la candidatura del manager del Fenerbahçe. Quindi si dovrebbe mettere LBA nelle mani di due rappresentanti di EuroLeague, Messina e, per interposta persona, Gherardini. Le performance economiche del campionato continentale per club dicono che le 18 squadre nella stagione 2023-24 si sono divise circa 40 milioni, poco più di due a testa, con la famosa media del pollo, di fronte a budget che impegnano da 20 ai 40 milioni di euro a società. Risultato poco brillante, a voler essere buoni, se non scadente visto l'appeal di società come Real Madrid e Bayern Monaco e le presenze di pubblico di Zalgiris, Stella Rossa, Partizan e i tifosi turchi che invadono ogni arena europea in cui giochi una squadra del loro paese. Cosa avrebbe da proporre questo nuovo presidente che non gli hanno accettato a Barcelona? E alla FIP andrebbe bene un presidente che andrebbe allo scontro frontale su una maggiore autonomia nella gestione della giustizia sportiva e degli arbitri? Questa mattina La Prealpina lancia la novità che vedrebbe cinque società pronte a passare il fronte e schierarsi con le sei che hanno proposto la candidatura alternativa. L'Assemblea incombe, come le scadenze in vista della nuova stagione. Gherardini, batti un colpo, facci sapere come cambierai la Serie A.