Presidenza LBA: riunione dei club per Gherardini. Faccia a faccia Antonini-Picchi?

04.06.2025 08:50 di  Umberto De Santis   vedi letture
Presidenza LBA: riunione dei club per Gherardini. Faccia a faccia Antonini-Picchi?
© foto di Ciamillo

L'esito dell'ultima assemblea di LBA, che non ha visto il rinnovo triennale di Umberto Gandini alla scadenza naturale della fine di questo mese di giugno con una votazione finita con 10 SI e 6 NO (quorum legato a 11 voti), vedrà come prima conseguenza una nuova riunione tra le sedici componenti della serie A quest'oggi, in cui riprendono dopo un giorno di riposo per tutti le gare di semifinale. Chissà se ci sarà un prevedibile faccia a faccia tra il presidente della Trapani Shark Valerio Antonini, strenuo difensore di Gandini, e quello della Bertram Derthona Marco Picchi, che si è fatto leader del cambiamento che ormai ha anche un nome e un volto: Maurizio Gherardini. Nella precedente assemblea, infatti, Antonini aveva delegato Stefano Sardara al suo posto ma non aveva mancato di prendersela con Picchi via social, con quest'ultimo attento a non rispondere, almeno fino a questa mattina.

A 70 anni, con gli ultimi 19 in giro per il mondo tra Canada e Turchia, Maurizio Gherardini si sarebbe finalmente detto pronto a tornare in Italia, avendo festeggiato la seconda EuroLeague vinta dal suo Fenerbahçe, giusto alla fine del suo ultimo mandato. Si dice che la sua discesa in campo, dopo aver compreso che un posto per lui alla Virtus Bologna non ci sarebbe stato visto che Zanetti non molla la presa anzi è riuscito a convincere la stessa EuroLeague della bontà del suo progetto con le Vu Nere, potrebbe spostare qualche intenzione di voto. Ad oggi ne servirebbero cinque: basterà l'indubbio prestigio del manager a smuovere i presidenti? E a proposito di presidenti, alla finestra ad osservare c'è Gianni Petrucci. E' indubbio che, come si dice abbia affermato Picchi, Gandini ha spianato la strada per fargli avere i voti della LBA nella rielezione del dicembre scorso.

Sarà disposto il presidente FIP a lasciar cadere il suo grande elettore per una figura che dovrebbe rappresentare un tentativo dei club della massima serie di svincolarsi dalla morsa federale? L'interventista Petrucci, che cerca continua visibilità nella corsa alla nomina del nuovo presidente del CONI a ogni piè sospinto, in questa vicenda è stranamente silenzioso. Il punto dolente intorno al quale si è sviluppata la fronda a Gandini è di natura squisitamente economica: i ricavi. E il resto a seguire. La pallacanestro di vertice è sempre più costosa, la televisione non paga come in altri sport, l'indubbia crescita della popolarità sui social finora non ha prodotto incassi. E mancano a fare da traino le vittorie della Nazionale, il rinnovamento della classe arbitrale, la gestione della giustizia sportiva. Erano questi gli argomenti su cui contrattare la rielezione di Petrucci nel confronto con Valori, e adesso Legabasket non può che piangere per non averlo fatto.