«Un sogno»: Matteo Cotelli si presenta come nuovo coach della Germani Brescia

Conferenza stampa di presentazione di Matteo Cotelli, Head Coach della Germani per la stagione 2025/26. Così ha esordito: «Un sogno essere qui ed essere capo allenatore di Pallacanestro Brescia. La squadra della mia città, di cui da sempre faccio il tifo. Essere diventato capo allenatore è un sogno. Venti anni fa, quando ho iniziato il mio percorso, l'obiettivo era di poter diventare un allenatore di alto livello. Onestamente poterlo fare nella squadra della proprio città è qualcosa di unico, esaltante. Pallacanestro Brescia per me vuol dire tutto, è la mia storia, da 15 anni sono in questo club. Questi colori sono nella mia pelle, nel mio cuore, nella mia testa. Sono onorato per questo incarico. Da subito mi approccio a questo ruolo con il massimo della umiltà e con grande serietà, con grande dedizione a lavoro. Sappiamo che arriviamo da una stagione esaltante, indimenticabile, ma anche che si riparte da zero ogni anno. La squadra rimane pressoché invariata, con l'aggiunta di Massinburg. Ma si riparte da zero. Dobbiamo essere da subito pronti a desse performanti in un campionato che ogni anno riscrive i propri equilibri. Ci saranno squadra forti, diverse, tante modificate. Servirà essere subito pronto. Ringrazio dal profondo del mio cuore Mauro Ferrari e la sua famiglia, hanno dimostrato ancora una volta quanto credano in me. Ogni anno mi è sempre stato dato un ruolo superiore, con questa nomina hanno dimostrato che c'è grande fiducia nei miei confronti. Per me è importante avere un proprietario di questo genere, che mi dia grande fiducia. Proprio per questo metterò tutto me stesso».
Cotelli si sente pronto
«Mi sento pronto, ho avuto tanti anni di esperienza al fianco di allenatori importanti. Inizio accanto a Andrea Diana, ho imparato le fondamenta. Ho avuto Enzo Esposito, che per me è significato tanto, è stato un po' il mio scatto nello staff. Poi abbiamo avuto i tre anni con Magro, il mio ruolo è aumentato molto, ho imparato tanto a livello tattico. E poi questa stagione incredibile con Poeta, ho preso tanto dal punto di vista di empatia, ma anche dal punto di vista offensivo. Da queste esperienze mi sono formato, e sono convinto che con questa squadra sicuramente sarà facilitato il mio compito. Mi dà grande fiducia per l'inizio della stagione».
Modello di gioco e staff tecnico
«Credo fermamente che il modello di gioco della squadra lo facciano i giocatori, dobbiamo metterli nelle condizioni di esaltare i loro pregi e nascondere i difetti. Ruota tutto intorno alle qualità dei giocatori. Abbiamo una squadra che offensivamente sarà in grado di produrre tanto, dovremo lavorare tanto sull'aspetto difensivo. Fino in fondo ci arrivi con la difesa, come ha anche dimostrato questa stagione. L'ultimo salto lo abbiamo fatto con la difesa. Mi piacerebbe avere una squadra che corre un po' di più, però tutto parte dall'esaltazione dei pregi dei giocatori.
Staff tecnico? Stiamo cercando di aggiungere un'altra figura. Ho iniziato i primi colloqui, nei prossimi giorni o settimane avremo qualche novità in più»
Ripartenza con tante conferme
«Obiettivamente abbiamo un alto grado di conoscenza con i giocatori, questo ci faciliterà inizialmente a livello di conoscenza reciproca. Devo anche dire che continueremo a dare continuità a quanto fatto da Peppe Poeta, ma cercherò di mettere me stesso in palestra. Dobbiamo avere grande umiltà, è la prima cosa che chiedo. Il fatto di conoscerci è un'arma a doppio taglio, possiamo pensare che possa essere più facile e può diventare un alibi. La parola chiave oggi è umiltà. Anche da parte mia. Voglio lavorare al meglio possibile e far vedere quanto lavoro e serietà c'è dietro. Quando una squadra lavora bene, è esigente, poi anche il campo non mente. Se partiremo con questi principi il campo ci darà ragione, e anche gli scettici si convinceranno. Ma non giochiamo per gli scettici, ma per cercare di emozionare il pubblico».
Supercoppa prima tappa
«Il mio obiettivo era diventare capo allenatore, non avrei pensato di esordire in Supercoppa. Un primo appuntamento importante, vogliamo arrivarci pronti. Devo dire che è sempre un evento particolare, a inizio stagione non ci sono misure di nulla. Sempre un appuntamento particolare, ma ci vogliamo far trovare pronti».
Pressione
«C'è, ma è un privilegio che ci sia. Siamo nel mondo dello sport, sono contento di averla. La stagione appena vissuta è qualcosa di indimenticabile, ma a prescindere dai risultati il nostro obiettivo è provare a rivivere le stesse emozioni. L'obiettivo è questo. Poi lavoreremo per provare a vincere più partite possibili, ma la nostra ambizione è continuare a far innamorare la gente, esaltare il pubblico e fargli vivere queste emozioni. Ci nutriamo di questo, vogliamo che Brescia sia punto di riferimento da questo punto di vista. La pressione è su questo, ancora prima che sui risultati».