La NBA vuole un hard cap per gli stipendi e c'è l'ombra di un lockout

C'è l'ombra di un possibile lockout nel mondo NBA dopo che la Lega sta cercando di insistere per aggiungere un hard cap nel prossimo contratto collettivo con la NBPA, l'Associazione dei Giocatori NBA. In altre parole il commissioner Adam Silver e il suo staff vorrebbero aggiungere un tetto limite ai salari dei giocatori, che negli ultimi anni stanno registrando incrementi importanti stagione dopo stagione. Una misura che sarebbe stata definita già come inaccettabile, però, da parte della NBPA e che potrebbe portare a uno stop (anche se cautamente ESPN spiega che all'inizio delle trattative del nuovo Accordo Collettivo - quello attuale in scadenza a fine stagione 2023/24, a giugno 2023 se una delle due parti decidesse di recedere - è luogo per tutti per avanzare le proprie richieste).
"Ci sarà un lockout prima che ci sia un hard cap", ha detto una fonte a Marc Stein, noto giornalista del mondo NBA. La lega sta inoltre cercando di cambiare questa situazione sostituendo l'attuale sistema della luxury tax con un tetto massimo per tutte le squadre. Secondo ESPN, l'attuale sistema della NBA crea uno squilibrio tra le franchigie che spendono di più e quelle che invece non superano il tetto salariale. Secondo Stein e Wojnarowski, l'idea non ha trovato un'approvazione unanime neanche tra le 30 franchigie della NBA, soprattutto perché non permetterebbe di creare piani a lungo termine in quanto a un certo punto una franchigia dovrebbe rinunciare a un giocatore piuttosto che un altro.