Gherardini, LBA "Siamo in una fase di studio con tanti elementi su cui lavorare"

Maurizio Gherardini, il nuovo presidente di LBA, è stato intervistato nel corso della trasmissione “Sabato Sport” su “Rai Radio 1”. Argomento, a pochi giorni dalla sua elezione e dal ritorno da Istanbul dove ha completato il triplete stagionale come dirigente del Fenerbahçe, sono stati i primi passi che sta compiendo nel nuovo ruolo di gran capo della serie A di palla canestro.
“Questa prima fase è per me soprattutto di studio e di apprendimento per conoscere meglio le 16 realtà che formano la Lega, capirne le necessità e le priorità. L’augurio è di lavorare assieme, confrontandomi con ognuno dei club della nostra famiglia e sperando di arrivare a un consenso che ci porti a lavorare in una certa direzione. Anche per me c'è da cambiare prospettiva, passando dalla gestione di un club fatta per 40 anni al guidare 16 club che devono sentire la LBA come la loro casa, in base ai servizi che la Lega dà ai club, e studiando cosa possiamo eventualmente migliorare e cosa aggiungere. Penso sia importante anche oltrepassare i confini per studiare e capire le cose che funzionano meglio nelle leghe più importanti d’Europa, e cosa può essere mutuato nella nostra realtà a livello di regole e sistemi.
Sarà importante parlare anche di basket, visto che il nostro mondo sta attraversando cambiamenti importantissimi con grandissima velocità. Per questo diventa molto importante che i club vengano protetti nei loro investimenti: mi riferisco in particolare a quello che è l’investimento primario per il futuro di questo sport, ossia i settori giovanili. Ci troviamo di fronte a nuove regole che permettono alle squadre universitarie americane di fare razzia di talenti dalle squadre di tutto il mondo e questo può mettere un po’ in crisi l’approccio delle società che vogliono continuare a formare talenti per il futuro di questo sport, sia per il club che per il Paese.
Ci sono altri temi di cui vogliamo occuparci, partendo sempre da un concetto di condivisione. Mi piacerebbe dare rilevanza anche ai valori di sostenibilità e dell’innalzamento di parametri, legati non solo all’evento sportivo della domenica ma anche alla struttura di un club. Se questa cresce, aiuta a crescere l’intera Lega. Credo pertanto che ci debba una struttura in ogni club, partendo del presupposto che sono 16 realtà differenti, garantendo e sviluppando al meglio settori come il marketing, il ticketing e la comunicazione. Tutti aspetti che devono essere la base per ogni club, che siano grandi o meno.”