Euroleague: tutto è cominciato venerdì 24 maggio alle sei...

Una brutta giornata iniziale per queste Final Four tedesche con l'inspiegabile ed incredibile ritardo nell'inizio della prima semifinale
27.05.2024 12:00 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
Euroleague: tutto è cominciato venerdì 24 maggio alle sei...

foto @Euroleague

Nel suo editoriale Umberto De Santis, eccolo, ha messo in luce le evidenti difficoltà che l’Eurolega sta attraversando. Dunque non è il caso di tornarci qui. Vale però la pena sottolineare come a volte un fatto, una situazione incidentale possa rappresentare e fare da fotografia proprio allo status di un’organizzazione. Stiamo parlando della clamorosa attesa per l’inizio della prima semifinale di queste Final Four, organizzate a Berlino, Germania, il paese dove tutti ci aspettiamo che certe cose funzionino a “modino” come direbbero in Toscana.

Ed invece la gara tra Fenerbahce e Panathinaikos che doveva iniziare alle 18.00 di venerdì 24 maggio è iniziata alle 18.26 per non meglio precisati motivi legati al pubblico. La spiegazione che abbiamo avuto è che la Uber Arena non fosse del tutto piena di pubblico e dunque per dar modo alle tante persone non ancora in possesso del biglietto di acquistarlo ed entrare, si sia preferito far slittare di dieci minuti in dieci minuti la palla a due. Perché in un primo momento è stato comunicato alle 18.10 il take off, poi improvvisamente alle 18.26. Il tutto senza il minimo riguardo per gli atleti in campo che dopo essersi riscaldati e raffreddati sono stati chiamati ad uno sforzo mica da ridere visto quel che valeva la partita. Miracolo che nessuno si sia fatto male.

Fosse questa la motivazione vorrebbe dire che la prevendita dei biglietti è andata malissimo e dunque bisognerebbe ripensarla per il futuro eccome. Se fosse altro, magari l’avvicinamento dei tifosi dell’Olympiakos -  che avrebbe giocato alle 21 col Real la seconda semifinale – all’impianto nel momento dell’ingresso dei tifosi del Pana sarebbe peggio perché chi organizza un evento nel quale sono coinvolte queste due tifoserie di Atene, deve sapere a quali rischi va incontro. E difatti qui, abbiamo riportato la notizia degli scontri avvenuti tra sabato e domenica nella città tedesca.

Sia come sia è stata una pessima figura per l’Eurolega che nemmeno “scimmiottando l’NBA” come scrive De Santis, riesce a farlo bene: in America una cosa del genere non potrebbe avvenire mai. La palla a due è alle tre di notte ( si fa per dire)? Alle tre di notte gli arbitri la alzano, chi c’è c’è sugli spalti. Di più. Fosse successa da noi il coro della stampa sarebbe stato: “I soliti italiani, mafia, spaghetti e mandolino…”.

Il problema è che da noi non sarebbe successo. Mai. Perché abbiamo impianti vecchi ed inguardabili, squadre che non giocano una bella pallacanestro, allenatori filosofi che credono di avere la Verità rivelata nelle loro teste e giocatori che fanno cose francamente rivedibili. Ma su queste cose non ci facciamo parlare dietro. Anzi ogni volta che abbiamo organizzato una manifestazione internazionale abbiamo ricevuto i complimenti da tutti, tranne da quelli che rosicano di natura.

Un esempio su tutti prendendo un evento che ha una valenza per noi italiani simile alle FF di Eurolega di basket. La finale della Coppa Italia di calcio da qualche anno si svolge alla presenza del Presidente della Repubblica cioè il nostro Primo cittadino, il Capo dello Stato, non c’è paragone come lustro ed importanza istituzionale con nessuno e nemmeno con un palazzo dello sport pieno. Specie per le televisioni che mandano avanti questi sport. Ebbene forse che la partita non comincia se il Presidente arriva in ritardo?