Alice Pedrazzi: la fusione tra Derthona Basket e Castelnuovo Scrivia

Il GM. della formazione femminile fa il punto sulla nuova società che avrà sezione maschile e femminile ai massimi livelli
19.05.2022 10:26 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
Alice Pedrazzi: la fusione tra Derthona Basket e Castelnuovo Scrivia

Ora che per quest’anno la corsa in campo è finita – la Delser W.APU Crich Udine ha battuto 2 a 0 l’Autospeed Castelnuovo Scrivia nella semifinale del girone Nord promozione della A2, ci si può mettere a tavolino col GM della formazione piemontese, Alice Pedrazzi e farsi raccontare cosa sta accadendo nella società del centro in provincia di Alessandria.

Prima di tutto succede che siamo molto contenti di come è andata quest’anno anche se subito dopo l’eliminazione un po' di rammarico c’è ed è normale, quando arrivi ai play off sai che tutto può accadere in un senso o nell’altro – dice a Pianeta Basket proprio la Pedrazzi, ex giocatrice, giornalista, commentatrice tv e da due anni in società – ma succede anche che il pensiero di quello che vogliamo fare per il futuro di questa società procede spedito. Intanto ci riproveremo l’anno prossimo con una formazione ancora più competitiva di quella di quest’anno. Perchè la prospettiva che abbiamo di fronte è molto ampia”.

Si dice che in questo angolo del Piemonte stia per avvenire quanto già avvenuto a Venezia, Sassari, Bologna: squadra maschile e squadra femminile sotto una unica società. Un progetto già molto ben avviato: Autospeed è lo sponsor della formazione femminile, ed è di proprietà del Gruppo Gavio, E Beniamino Gavio è titolare della maggioranza del pacchetto azionario del Derthona Basket che sta giocando i playoff di serie A1. Tutto fatto dunque Pedrazzi?

Quasi. Manca la nostra promozione in serie A1 sul campo che è un valore assoluto, di primaria importanza per quel pensiero di cui parlavo prima. Perché l’ambiente che noi vogliamo far crescere, deve farlo anche attraverso le vittorie sul campo. Per il resto stiamo allestendo una foresteria – accanto a quella maschile -  che già dalla prossima stagione ospiterà alcune ragazze che dovessero averne bisogno. Abbiamo un settore giovanile molto ampio e molto ben radicato sul territorio: la società esiste da 35 anni ed è un punto di riferimento anche sociale per le famiglie qui. L’Under 15 è alle finali Nazionali, così come l’Under 19  e tutte con ragazze del territorio, tranne una che viene da Torino”.

C’è un modello di riferimento al quale avete guardato?

Certamente Venezia e Sassari come tipo di struttura societaria, ci siamo messi in moto da un po' e saremo operativi nel 2022-23 a pieno regime, con una proprietà unica e due settori dirigenziali dedicati al maschile e femminile ma che metteranno insieme competenze e conoscenze per una migliore gestione di risorse, spazi e crescita. Il lavoro fatto dai soci fondatori, dai dirigenti in questi anni, la promozione in serie A2, il 16 maggio del 2015 sono tutti elementi che hanno rafforzato la società non solo come una società sportiva che ha la legittima ambizione di vincere ma che possa anche avere un ruolo sociale. E questo è un aspetto al quale tutti noi teniamo molto. E che se posso, si riflette anche in parte nella squadra. In questi anni abbiamo imparato a soffrire, resistere ed aspettare il momento giusto per reagire ed uscire tutte e tutti insieme dai momenti difficili. Un messaggio anche per la vita”.

Quale sarà il nome della società?

Se ne sta parlando e ci sono due nomi in ballo. Ma non posso dire di più adesso”.