USA - Steve Kerr: no problem vedere statunitensi rappresentare altri paesi
Rondae-Hollis Jefferson, Thomas Walkup e Kendrick Perry. Tre giocatori che rispettivamente con le maglie di Giordania, Grecia e Montenegro, hanno affrontato o affronteranno Team USA durante questo Mondiale FIBA 2023, nonostante siano statunitensi di nascita. Un paradosso reso possibile dai regolamenti che consentono a ciascuna Nazionale di avere nelle proprie fila un giocatore naturalizzato.
Non è un problema, come sottolinea Steve Kerr alla domanda: “Non mi dispiace affatto, penso che sia una grande opportunità per questi ragazzi giocare nel basket FIBA. Quasi tutte le squadre che abbiamo affrontato hanno un giocatore americano in rosa, sono le regole della FIBA e per noi va bene.” E l'opinione del coach dei Golden State Warriors è ampiamente condivisa dalla squadra.
“È una sensazione molto diversa e sicuramente qualcosa di molto bello. È bello vederli rappresentare paesi diversi e mostrare diversi tipi di orgoglio", ha detto Mikal Bridges. "È bello, perché questi sono ragazzi che probabilmente non vedresti nella squadra americana", dice Tyrese Haliburton. “Alcuni di loro hanno già legami con il paese, come [Thomas] Walkup con la Grecia, [Kendrick] Perry con il Montenegro o [Rondae] Hollis-Jefferson con la Giordania. Penso anche che sia bello per loro giocare a livello internazionale ed essere influenti per altri paesi. […] È bello quando gli americani ottengono questo tipo di opportunità e trovano modi per mostrare il loro talento a livello internazionale."