Serie C - La Teti Aqe Sestu scalda i motori: sabato il via

Serie C - La Teti Aqe Sestu scalda i motori: sabato il via

Dopo mesi di difficoltà, incertezze e attese, finalmente sarà il campo a parlare. Sabato scatta il campionato di Serie C Silver 2021, e la Teti Aqe Sestu sarà una delle 6 squadre al via.

Per i biancoblù il primo ostacolo sarà l’Olimpia Cagliari (27 marzo ore 18.30, PalaMellano).

L’ultima Accademia prima della fusione che porterà, la prossima estate, alla nascita dell’Astro, ha i tratti della continuità. Poche, infatti, le defezioni rispetto al precedente torneo, interrotto anzitempo a causa della pandemia. Non ci saranno Francesco Vaccargiu, out per questioni lavorative e di studio, Filippo Vaccargiu (problemi personali) e Luigi Cabriolu, fermato da un nuovo problema alla spalla. Per il resto si punta sullo zoccolo duro che ha caratterizzato la squadra nelle ultime due stagioni: il capitano sarà ancora Enrico Novelli (ala, 1991), confermato assieme a Luca Bonacci (ala, 2000), Davide Cicotto (ala, 1996), Nicola Manca (ala, 2000), Gabriele Marras (guardia, 2001), Federico Onnis (ala, 1995), Daniel Orrù (guardia, 1997) e Mauro Serra (ala, 1999).

Graditissimi i ritorni di Riccardo Badellino (playmaker, 1996), nuovamente in Sardegna dopo un’esperienza di studio all’estero, e di Riccardo Picciau (guardia, 1997), già “pirata” nel campionato di Serie B 2017/18 e reduce da una annata nella C Silver piemontese con L’Oasi Laura Vicuna.

Le novità assolute portano i nomi di Tiago Brisu (ala, 1999), già in C Silver con le canotte di Olimpia Cagliari e Calasetta, Francesco Sanciu (Ala, 2002), arrivato dalla Santa Croce Olbia, e Lorenzo Angius (guardia, 2002), cresciuto nelle fila del Genneruxi.

A completare il roster saranno, infine, alcuni giovani talenti cresciuti nel florido vivaio della Scuola Basket Cagliari: Matteo Solinas (playmaker, 2001), Francesco Bonomo (guardia, 2001), e Riccardo Fois (playmaker, 2001).

Lo staff tecnico sarà ancora guidato da coach Marco Sassaro, coadiuvato dall’assistente Ezio Fa e dal preparatore atletico Gianluca Cao.

“Più che un campionato vero e proprio, sarà una sfida alla rassegnazione – dice il tecnico dei Pirates – la società ha deciso di fare uno sforzo per permettere ai ragazzi di proseguire la pratica sportiva, e noi faremo del nostro meglio per onorarlo. Ovviamente cercheremo una continuità tecnica rispetto al progetto inaugurato lo scorso anno, quando siamo stati bloccati sul più bello. La squadra stava maturando e sarebbe stato bello vedere fino a che punto sarebbe potuta arrivare. Questo torneo ci darà soprattutto la possibilità di valutare le conseguenze dell’inattività, che ha inevitabilmente creato un vuoto didattico difficile da colmare, specie per i più giovani. Abbiamo ringiovanito una squadra già giovane con pochi inserimenti funzionali al nostro sistema. Obiettivi? Difficile parlarne in termini realistici, anche perché mi pare di capire che non siano stati ancora dissolti alcuni dubbi sulla formula del torneo. Partiamo al buio, visto che si sa poco anche delle altre concorrenti. In campo si va sempre per vincere, ma ciò che ci preme, in questo momento, è soprattutto riprendere il filo del discorso abbandonato 12 mesi fa, quando la squadra si stava esprimendo su buoni livelli, sia dal punto di vista fisico che tecnico”.

Così invece la dirigenza della Teti Aqe Sestu, rappresentata da Fabrizio Soro: “Il nostro obiettivo, dal punto di vista societario, era la ripresa dell'attività sportiva – spiega - i ragazzi avevano e hanno una carica agonistica pari a quella delle precedenti stagioni. Ci dispiaceva vedere repressa la loro motivazione. Non abbiamo mai negato il desiderio di partecipare anche a un campionato, tanto che quando si prospettava il numero insufficiente di squadre per partecipare alla Serie C Silver regionale, abbiamo chiesto alla Federazione di poter partecipare alla serie C Gold, ma ci è stato negato. Ora la C Silver, anche se rimodulata, rappresenta senz'altro un giusto compenso hai sacrifici fatti dai ragazzi, che non hanno mai smesso di crederci e allenarsi per tutto l'inverno in forma individuale, all'aperto. Chiedo loro di divertirsi, dando il meglio. Il loro entusiasmo e la loro determinazione ripagano anche i sacrifici della società, a prescindere dal risultato finale. Che sarà sempre corroborante se si vince”.