Serie C - Forlimpopoli Baskérs, l'incredibile stagione da imbattuta in 34 gare

Esistono diversi modi di fare la storia in uno sport, uno di questi è misurare il numero delle vittorie individuali o di squadra che si riescono a raccogliere. E se questo dato è il massimo che si può ottenere ecco che il nome di chi lo ha conseguito finisce inevitabilmente all’interno della raccolta di momenti memorabili che verrà conservata nel tempo.
A fare da sfondo a questa nuova pagina di storia è Forlimpopoli, comune della provincia di Forlì-Cesena ai piedi delle colline appenniniche a una ventina di chilometri della luccicante riviera romagnola. Protagonista è la locale squadra dei Baskers fresca di promozione in Serie B Interregionale facendolo nella maniera più difficile e forse irripetibile di sempre: chiudendo la stagione da IMBATTUTA. 34 gare disputate, tra regular season, playoff e finali di Conference, e altrettante vittorie ottenute per la squadra romagnola che festeggia la promozione ergendosi quale unica squadra senza sconfitte in Italia nella stagione che sta tramontando.
Baskers Forlimpopoli è una realtà giovane. Nata nel 2013 da un gruppo di giocatori locali che non trovando spazio nell’altra Società locale crearono un nuovo sodalizio partendo dal campionato di Prima Divisione. Quando si è posto il quesito di scegliere il nome della nuova Società, sentendosi giocatori scarsi di basket, hanno unito le parole Ba, derivante appunto da basket, e Skérs, che significa scarsi in dialetto romagnolo. Skérs alla fine neanche tanto perché in 12 anni sono arrivate ben 4 promozioni l’ultima delle quali hanno proiettato gli artusiani in Serie B Interregionale.
IL COACH. A guidare in panchina Forlimpopoli c’è Alessandro Tumidei, romagnolo d.o.c. al suo secondo anno alla guida dei Baskers “Sapevamo che avevamo fatto una squadra per provare a vincere il campionato, ma non è mai detto che se parti per vincere arrivi a farlo. Siamo davvero orgogliosi, e se aggiungiamo che in un intero anno non abbiamo mai perso il tutto diventa ancora più incredibile. Il segreto per essere imbattuti non c’è. L’unica cosa è il merito che va dato a questi ragazzi capaci di approcciare il lavoro quotidiano in palestra e ogni partita al massimo livello. Sapevamo che il cammino era lungo ma lo abbiamo affrontato come se ogni partita fosse una finale. La squadra è fatta di persone che stanno bene insieme creando un’atmosfera che ha reso più facile un percorso davvero memorabile.”
LA SOCIETA’. Deus ex machina dei Baskers Forlimpopoli, attento organizzatore e solerte dirigente accompagnatore è Christian Lega ovviamente presente anche al PalaSoujorner al seguito della sua squadra “A Rieti siamo riusciti a mettere la ciliegina sulla torta su una stagione che definire memorabile è poco. Una stagione senza sconfitte e forse solo in un paio di partite abbiamo veramente rischiato. Il nostro più grande problema è stato il far fronte alla pressione che avevamo. Siamo partiti con il favore dei pronostici dopo aver perso la finale di playoff l’anno scorso in gara-3. Siamo stati molto bravi con un gruppo che ha dimostrato delle doti umane clamorose, uno degli aspetti principali che ci ha permesso di raggiungere questi risultati con un cammino inimmaginabile. Il merito ai ragazzi e all’allenatore che è una persona impeccabile e preparatissima dal punto di vista tecnico.”
LA STAGIONE. A inizio anno le velleità dei Baskers non erano troppo nascoste. Un roster competitivo, lungo e sicuramente ben attrezzato è stato inserito subito nell’elenco delle favorite della Serie C con Folimpopoli chiamato a misurarsi nella Division composta da squadre delle Marche in compagnia dell’emiilana Castelguelfo, San Marino e i “cugini” romagnoli del Santarcangelo. Cammino perfetto per i Baskers che si dimostrano subito superiori rispetto al resto delle contenders. Gli unici che tengono il passo sono proprio gli Angels Santarcangelo ma anche negli scontri diretti arrivano due vittorie per la squadra di Tumidei (79-72 all’andata a Forlimpopoli, 53-64 nel match di ritorno in trasferta). Una regular season senza macchie (26-0) metteva i Baskers al numero uno del tabellone playoff. Nei quarti di finale secco 2-0 contro Jesi con un eloquente 80-50 in gara-1 e un moderato +11 fuori casa nella seconda partita. In semifinale c’è l’ostico P.S.Elpidio ma anche in questo caso la prima partita è abbondantemente favorevole ai romagnoli (74-48) che liquidano la pratica con il 55-67 in gara-2. Si schiudono così le porte della finale dove come avversario non può non esserci Santarcangelo, conseguenza logica delle gerarchie di un campionato in un atto conclusivo tra due squadre distanti una trentina di chilometri. I Baskers non tremano. Vittoria nella gara di Forlimpopoli nel suo Paladimensione Vending “sold out” (68-56) e bis al PalaSGR di Santarcangelo altrettanto pieno di pubblico e tifo (54-67). Forlimpopoli vince i playoff ma non basta per festeggiare. All’orizzonte si scagliano le Finali della Conference Centro. Direzione PalaSoujorner di Rieti dove i romagnoli sono attesi dal Tiber Basket. La banda di Tumidei non guarda in faccia a nessuno. Nello storico impianto laziale i Baskers mettono il punto esclamativo della loro stagione memorabile. Primo tempo a contatto dei romani e poi il via come è stato fatto per tutto un anno. Vittoria 75-53 con la SERIE B INTERREGIONALE che diventa realtà nella maniera più incredibile e assoluta che ci possa essere.
LA SQUADRA. Il roboante risultato ottenuto dai Baskers è frutto del lavoro di un organico lungo ed esperto per la categoria. Il classe ’96 Antonio Brighi è stato il miglior realizzatore nella partita decisiva contro la Tiber (20 punti con 5 triple), seguito dall’altrettanto esperto Gabriele Fin (1990 trascorsi anche nella Fortitudo Bologna) che ha segnato 18 punti. Esperienza anche sotto i tabelloni con il ‘96 Jonas Bracci e il fratello un anno più grande Matteo. Curiosamente i Baskers è una squadra con due coppie di fratelli. Oltre ai Bracci ci sono anche i Brighi con Lorenzo che gioca con Antonio. Fondamentale poi l’apporto anche del regista Gabriele Rossi Non manca l’apporto dei giovani come del 2003 Luca Sampieri e del 2005 Nicolò Ruscelli, entrambi cresciuti nelle realtà giovanili locali.